«Non posso scendere nel contenuto dell’audizione che, peraltro, non era pubblica. Posso dire che ho semplicemente avuto modo di ribadire e specificare meglio le ragioni che mi fanno ritenere ingiusto il provvedimento di estromissione». Lo ha detto il pm della Dna Nino Di Matteo sentito oggi dalla settima commissione del Csm dopo la decisione del capo della Direzione nazionale antimafia Cafiero De Raho di estrometterlo dal pool “Mafie ed entità esterne nelle stragi e altri delitti”. «Attendo le decisioni e spero arrivino presto», ha aggiunto il magistrato.
(Fonte: Ansa)
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