di Francesco Vecchio
Si infittisce il giallo legato alla morte del vigile Mirco Vicari, avvenuta la scorsa settimana a Palermo. Qualche elemento in più arriva dallautopsia svolta dal professore Paolo Procaccianti.
Luomo è rimasto vittima di un unico sparo, dallalto verso il basso, mentre non vi sono altri segni sul suo corpo. A ulteriore completamento delle indagini ora si attende il test del guanto di paraffina, per accertare la presenza di polvere da sparo sulle mani della vittima.
Proprio questultimo accertamento risulterà fondamentale poiché parecchie sono le ipotesi sul campo, a cominciare dalla colluttazione, da una rapina finita male fino ad un ipotetico inscenato suicidio. Gli interrogatori svolti dal giorno della sua morte hanno evidenziato una realtà precaria quanto alle condizioni economiche di Vicari, vigile urbano con un reddito di circa ottocento euro al mese, per ventuno ore alla settimana. Due colleghe del vigile hanno riferito di alcuni mai nascosti propositi di suicidio, manifestati negli ultimi giorni. Un suicidio che sarebbe dovuto sembrare un omicidio, hanno precisato. (a sinistra, foto tratta da facebook)
Ma, come detto prima, parecchie sono le piste. Una rapina finita male? Una vendetta fatta apparire come una rapina? Vicari si occupava di controlli nei mercati rionali e di antiabusivismo e, proprio in questo ambito, potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno.
Nel quartiere Altarello sembra calato il silenzio: nessuno tra vicini di casa o possibili testimoni sembra aver sentito alcunché ed addirittura, neanche lo sparo. Rilevante sarà lesito delle analisi delle impronte ritrovate in casa, qualora venisse privilegiata lipotesi della rapina. A suscitare dubbi sulla pista della rapina è, comunque, lo scarso valore degli oggetti da sottrarre nella umile casa di Vicari: vi era presente, a malapena, un televisore e pochi, pochissimi, oggetti preziosi.
Ad alimentare il mistero è la circostanza che ha visto Vicari, negli ultimi giorni, recarsi a dormire nellabitazione dei genitori, quasi a schivare un possibile pericolo. A condurre le indagini è la Polizia, su delega dei pm Sergio Demontis e Maurizio Scalia.
Nei giorni scorsi, tra lo sgomento dei colleghi, si sono svolti i funerali nella chiesa di Passo di Rigano, a due passi da via Dogali, sede del comando della Polizia municipale.
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