La campagna elettorale per le Regionali 2022 sembra già cominciata. Il primo a rompere gli indugi è stato l’onorevole Danilo Lo Giudice. O meglio, a farlo per lui è stato il sindaco di Messina Cateno De Luca, che ha anche lanciato l’hashtag #danilologiudicesindacodisicilia. L’avvio della campagna elettorale è arrivato durante una domenica di lavoro al rifugio di campagna del primo cittadino peloritano a Fiumedinisi. In attesa di conoscere le mosse dei futuri candidati alla presidenza della Regione e nel dubbio sulla possibile ricandidatura dell’attuale governatore, Nello Musumeci, Danilo Lo Giudice è ufficialmente in corsa per palazzo d’Orleans.
«Siamo una squadra – ha detto durante la diretta di Facebook De Luca – Danilo sarà il presidente della Regione più giovane di sempre. E non succederà più che i soldi a disposizione non vengano spesi come è successo. Con Salvo Puccio, Danilo Lo Giudice e Carlotta Previti ho scoperto che il governo Musumeci non ha speso i soldi della scorsa finanziaria per oltre un miliardo di euro e la Sicilia continua a morire», ha attaccato De Luca, spiegando il motivo della levataccia domenicale dell’ex presidente dell’Amam di Messina, del neocandidato alla Regione e della vicensindaca di Messina. Un tavolo di lavoro per spulciare la finanziaria diventa così l’occasione per sgombrare il campo dalle voci che da mesi si rincorrevano sulla possibile candidatura dello stesso De Luca al governo regionale. «La Sicilia ha bisogno di una svolta, in termini strutturali e di mentalità – spiega Lo Giudice a Meridionews – Oggi purtroppo esiste un assoluto distacco tra la politica regionale e il cittadino, cosa che non avviene ad esempio nel rapporto con il sindaco della comunità a cui si appartiene».
Ecco quindi l’idea di candidarsi a sindaco di Sicilia. «Esserlo significa far tornare i siciliani ad avere fiducia nei confronti delle istituzioni avviando a livello regionale quel processo di buon governo che con Sicilia Vera abbiamo messo in campo nei comuni che abbiamo avuto l’onore di amministrare». Lo Giudice è il pupillo di De Luca come lui stesso ammette anche nel corso della diretta sul social network. «L’ho conosciuto che aveva appena 18 anni – spiega De Luca – adesso ne ha 34, è padre di due figli, ed è sindaco di Santa Teresa di Riva. Facciamo parte di un unico progetto. Le idee sono comuni».
A Lo Giudice, il sindaco di Messina ha lasciato il posto all’Ars nell’ottobre 2018, quando ha rinunciato allo scranno regionale per tenere la fascia tricolore del comune peloritano. Non sono mancati da parte del sindaco di Santa Teresa gli attestati di sostegno a De Luca. L’ultimo quando il primo cittadino messinese aveva condizionato la sua permanenza come primo cittadino alle dimissioni del direttore dell’Asp 5 Paolo La Paglia (da qualche giorno sospeso dal presidente Musumeci proprio per le criticità emerse nella gestione dell’emergenza Covid, ndr). Anche in quel caso l’endorsement al sindaco peloritano era stato affidato a un lungo video pubblicato su Facebook, oltre agli interventi fatti a palazzo dei Normanni per denunciare quanto stava accadendo nella provincia peloritana.
A chiarire che la candidatura di Lo Giudice equivale a quella di De Luca è stato quest’ultimo. L’obiettivo è quello di far arrivare Sicilia Vera al governo della Sicilia. A giugno del 2017, Lo Giudice con 4283 voti ha conquistato la fascia del comune ionico. Di consensi ne serviranno molti di più per raggiungere palazzo d’Orlenas. A tutt’oggi, come si legge anche sul suo profilo social, Lo Giudice è il sindaco più giovane della provincia di Messina, secondo in Sicilia e sedicesimo in Italia. L’obiettivo è diventare presidente. Le carte adesso sono sul tavolo. E la partita è appena cominciata.
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