Dall’Olanda a Palermo per i migranti A Ballarò un modello di accoglienza

Palermo come modello di accoglienza e il suo ventre, Ballarò, come esempio di integrazione realizzata da anni, in un melting pot che può essere la risposta migliore a ogni sfida estremista. La città si è offerta così agli occhi dei reali di Olanda, il re Willem Alexander e la regina Máxima, che durante la loro visita di Stato in Italia hanno fatto tappa nel capoluogo siciliano. Prima dei passaggi formali e dei protocollo di intesa, è il co-working e ristorante Moltivolti ad accogliere i sovrani. Con loro c’è l’assessore comunale Agnese Ciulla, e il sindaco- anfitrione Orlando a fare gli onori di casa. 

«Ci piacerebbe molto vedere replicare in Olanda il nostro modello di accoglienza – ha detto Claudio Arestivo, tra i fondatori di Moltivolti – Ballarò è un quartiere in cui coesistono circa 14 etnie diverse e dove si parlano più di 25 lingue con studenti, professionisti, storici mercanti e nuovi imprenditori che quotidianamente si incontrano e si scontrano. E l’Olanda è uno dei paesi che ha accolto più migranti. Siamo onorati di questa visita, ci fa piacere pensare di essere un modello di ispirazione al resto d’Europa».

Poi la tappa alla questura di Palermo per firmare una lettera d’intenti contro la criminalità organizzata nell’ambito della prevenzione anti-tratta di esseri umani. A siglare l’accordo sono stati il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi e quello olandese Fred Westerbeke. Ad accoglierli il questore Renato Cortese. Tra le attività previste anche una serie di scambi sulle indagini relative alla tratta tra le procure siciliana e olandese, non a caso all’incontro era presente anche il pm Gery Ferrara. Il tema in città, all’indomani della giornata in onore del rifugiato, è molto sentito, al punto da essere affrontato in una serie di incontri che si spalmano per l’intera settimana. Alla facoltà di giurisprudenza il ministro degli Esteri Alfano ha incontrato il suo omologo olandese, il ministro Bert Koenders, con studenti italiani e olandesi nell’ateneo frequentato da Falcone e Borsellino, dove è stata formalizzata questa collaborazione. 

«Roma e L’Aia cooperano strettamente tanto a livello bilaterale quanto a livello europeo e euro-atlantico – ha detto Alfano – essendo Italia e Paesi Bassi membri fondatori e attivi promotori sia dell’Unione europea sia della Nato». I reali, dopo una tappa a Palazzo delle Aquile, hanno poi voluto onorare la memoria delle vittime delle stragi di mafia facendo visita al monumento che le ricorda in piazza della Memoria, davanti al Tribunale.

Antonella Lombardi

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