Dalla fine delle restrizioni un incidente ogni due ore La psicologa: «Molto stress correlato alla pandemia»

«Da quando sono venute meno le restrizioni anti Covid in media ci sono 12 incidenti al giorno». Parola dei vigili dell’infortunistica, che così giustificano il ritardo sul luogo dell’ennesimo tamponamento. Non si parla di incidenti gravi, per lo più urti, danneggiamenti, sinistri che necessitano dell’intervento della polizia municipale, costretta a farsi in quattro per rispondere a tutte le chiamate. Dodici incidenti al giorno, in pratica uno ogni due ore, quando di solito la media si attesta sugli otto, con numeri ancora più Bassi durante lockdown, zona rossa e zona arancione. 

«Credo che nel determinare questo fenomeno intervengano fattori di diversa natura – spiega a MeridioNews la psicologa Valentina Panepinto – Una prima semplice spiegazione potrebbe chiamare in causa la perdita di dimestichezza con l’atto della guida, a seguito di periodi prolungati in cui gli spostamenti in auto si sono drasticamente ridotti». Una tesi che potrebbe spiegare la causa di molti incidenti, ma che viene meno se si pensa al fatto che il numero non sia sceso anche a distanza di giorni o settimane dall’allentamento delle restrizioni. 

«La guida è un’abilità complessa che richiede adeguati livelli di attenzione, concentrazione e prontezza di riflessi – continua Panepinto – non è inverosimile supporre che lo stato di stress prolungato e di esaurimento psicofisico correlato alla pandemia possa avere ricadute importanti sulle prestazioni cognitive degli italiani in generale e, di conseguenza, anche sui loro comportamenti alla guida».

E poi ci sono i disturbi che la pandemia ha finito con l’acuire, con una pesante ricaduta su patologie già esistenti, ma magari solite. «Non va dimenticato, infine, che la tendenza alla guida spericolata e l’impulsività al volante sono associate anche ad alcuni disturbi mentali come il disturbo borderline, il disturbo antisociale di personalità e il disturbo bipolare – conclude la psicologa – E l’emergenza Covid ha avuto purtroppo ricadute notevoli sul benessere psicologico degli italiani, slatentizzando alcune patologie o aggravando quelle preesistenti».

Gabriele Ruggieri

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