Nemmeno due mesi fa si sono aggiudicati al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York il Best Position Paper, un prestigioso premio vinto nell’ambito di una simulazione diplomatica e fronteggiandosi con circa duemila studenti provenienti da tutto il mondo. Oggi Sofia Schiavo e Giovanni Ferrara hanno giocato in casa, ricevendo un attestato di riconoscimento dal sindaco Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile. Ad applaudire i due adolescenti, compagni e docenti del liceo classico Vittorio Emanuele II. «Hanno contribuito ad accrescere l’autostima di noi palermitani, si sono distinti perché capaci di coniugare radici e ali – ha detto il sindaco – Proprio le ali sono importanti, ma senza radici ti rendono un aquilone in balia del vento. La nostra città è rimasta quella che era, ma sta cercando anche di cambiare e di proiettarsi al futuro. Questo riconoscimento è in linea con tutto ciò».
Il primo cittadino non può non citare i riconoscimenti che la città stessa ha ricevuto negli ultimi tempi, da quelli Unesco per il nostro patrimonio paesaggistico-architettonico al fatto di essere stati scelti come sede di Manifesta. Tutti risultati importanti che secondo Orlando dicono molto sui passi avanti fatti di recente: «Palermo è un mosaico fatto di tessere e colori diversi, la sfida è tenerli uniti insieme, in armonia. Ormai lo dico sempre, to be different to be equal – continua – Il senso di questa manifestazione è dare un riconoscimento e attestato di stima a voi due ragazzi, che vi siete distinti come due tessere speciali». Loda il lavoro svolto da Giovanni e Sofia e ne sottolinea il messaggio intrinseco, cioè che il mondo è un villaggio globale. «Siamo diventati quest’anno la quarta città d’Italia, mentre solo nel 2015 eravamo non classificabili: questo perché appariamo come una città che sta vivendo un cambio – conclude – Si è rotto l’isolamento e persone come Sofia e Giovanni non sono più pesci fuor d’acqua. Oggi parlare col mondo è diventato normale, così come considerare il periodo all’estero come una marcia in più quando si torna a casa. Siete il lievito di un cambiamento e sono orgoglioso di consegnarvi oggi questo attestato di riconoscimento».
Al fianco del sindaco Orlando c’è un altro primo cittadino, quello di Piana degli Albanesi, Vito Scalia, fiero del suo giovane concittadino, Giovanni Ferrara: «Crediamo nel merito dei nostri giovani, che si impegnano con le loro forze per ricavarsi uno spazio. Ma i meriti sono anche della scuola che ha dato loro la possibilità di eccellere. Vogliamo una società della pace, ma soprattutto una società multiculturale e aperta e credo che questi due ragazzi rappresentino proprio questo ideale». Tanta emozione anche per l’avvocato Gabriella Galioto dell’Ente di formazione UniOne, che ha contribuito a quest’avventura oltreoceano sperimentata dai ragazzi: «Crediamo molto in questa esperienza, perché pensiamo sia utile non solo da un punto di vista tecnico ma anche per una crescita personale degli studenti – dice – Sofia e Giovanni si sono aggiudicati questo premio realizzando un documento sull’aumento della rappresentatività degli stati africani nel Consiglio di sicurezza, un premio ambito di solito concesso ai madrelingua e per la prima volta assegnato a una delegazione italiana. Significa che abbiamo qui due eccellenze, dobbiamo esserne grati».
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