«Veloce, economico, puntuale». Questo lo slogan scelto per l’introduzione a Catania del Bus rapid transit, il servizio di collegamento pubblico in superficie che viaggia su un percorso riservato delimitato da cordoli. E sono proprio queste strutture sulla sede stradale ad aver scatenato polemiche in città durante i lavori di sistemazione da poco conclusi. Il Brt inaugurerà domani la prima corsa, con il collegamento tra il parcheggio Due obelischi (che dopo anni di inutilizzo viene finalmente sfruttato) e piazza Stesicoro. Secondo le previsioni dell’amministrazione, dal parcheggio scambiatore dovrebbe partire un autobus ogni sette minuti nella fascia di maggiore utilizzo, quella tra le 7 e le 14.30. Negli altri momenti della giornata la frequenza scenderebbe dai venti ai dieci minuti.
Viaggiando su via Passo Gravina, le fermate previste sono quelle della Cittadella (lato est) e le trafficate Gioieni, via Etnea (zona Borgo in coincidenza con la stazione della metropolitana), piazza Cavour e piazza Stesicoro. Da lì il percorso riprende spostandosi sul lato ovest attraverso lo snodo di piazza Lanza, percorre viale Fleming, s’immette sulla circonvallazione e salendo verso via santa Sofia costeggia il policlinico per tornare nuovamente al punto di partenza.
Da domani a domenica, nei primi giorni di vita dell’esperienza rivoluzionaria per il traffico catanese, il servizio sarà gratuito. Il costo del biglietto del parcheggio – che, assicurano i responsabili, è sorvegliato – è di 1,50 euro. Più persone usano la stessa auto, meno costa il biglietto, che potrà ridursi a un euro. Nei novanta minuti di durata del ticket dell’autobus sarà possibile viaggiare anche in metropolitana o sugli altri mezzi Amt.
Sulla carta, dunque, potrebbe essere una soluzione concreta per l’abbattimento del traffico in città puntando anche sul carpooling. E, in effetti, il piano portato avanti dal sindaco Raffaele Stancanelli in testa ha incontrato il benestare delle associazioni ambientaliste cittadine che hanno chiesto anche un incremento degli spazi ciclabili. Ma a preoccupare cittadini e commercianti sono i cordoli posizionati sulla carreggiata. Invasivi, riducono le carreggiate e i parcheggi e rappresentano un pericolo soprattutto per chi viaggia su due ruote. Critiche non tanto lontane dalla verità, considerato che lungo la circonvallazione è stato rimosso un tratto di cordolo dopo un incidente occorso ad un motociclista. Problemi anche nella parte centrale del percorso, a piazza Lanza, dove i cittadini si sono riuniti in un comitato spontaneo per chiedere la revisione del progetto che ha cambiato anche il piano viario della zona.
Se la costruzione del Brt è stata travagliata, altrettanto movimentata si preannuncia la sua inaugurazione. I sindacati dell’Amt hanno annunciato un sit-in di protesta proprio in contemporanea con la partenza della prima corsa. Causa della manifestazione è il mancato pagamento ai dipendenti dell’azienda degli stipendi dello scorso mese.
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