L’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, evidentemente è considerato un elemento pericolosissimo. Solo così si spiega la severità con il quale viene trattato ancora oggi che è in carcere. Ci riferiamo al permesso che gli è stato concesso per andare a fare vista al padre, che dimesso pochi giorni fa da Villa Sofia, adesso è a casa, a Raffadali, in condizioni non proprio buone.
A Cuffaro sono state concesse 6 ore per vedere il padre. Ieri sera ha pernottato nel carcere agrigentino di Petrusa, dove tornerà stasera. Domani il rientro nel carcere romano di Rebibbia.
Un padre malato, forse meritava un po’ più di 6 ore, considerando che il figlio non è certo un terrorista. Ma tant’è. Il caso Cuffaro non ha commosso nessuno. Diversa la commozione suscitata da Michele Aiello ad esempio, al quale sono stati concessi i domiciliari perché soffriva di favismo. Chissà quante altre persone non tollerano il cibo fornito dalle prigioni, ma c’è chi nasce con la camicia…
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