IN REALTA’ E’ STATA MESSA FUORI DAL GOVERNO PERCHE’ IERI SERA SI E’ RIFIUTATA DI PARTECIPARE ALLA SEDUTA DELLA GIUNTA CHE HA NOMINATO I MANAGER
Fuori due. Dopo l’addio dell’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi da Roma, che si è dimesso per andare ad occupare una poltrona al Ministero dell’Agricoltura, tocca a Patrizia Valenti, assessore regionale alle Autonomie, in quota Udc, messa alla porta dal Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, nell’ambito di rapporti già tesissimi con i centristi, la scelta della Valenti di non partecipare, ieri sera, alla riunione di Giunta che ha dato il via alle controverse nomine dei manager della Sanità:
“Valenti ha dimostrato di essere etero diretta da Roma, ieri telefonava agli altri due assessori Udc per invitarli a non partecipare alla Giunta riunita per la nomina dei manager della sanità. Ha dimostrato di sottostare ai diktat del partito invece di fare l’amministratore a servizio degli interessi del popolo”, ha detto Crocetta in conferenza stampa.
“Io ho difeso la Valenti quando fu attaccata per un’indagine a suo carico e le manifestai solidarietà: a questo punto l’Udc la metta in segreteria”.
Ovvio che la mossa di Crocetta si inserisce nelle manovre in corso per il rimpasto della Giunta. Gli serve spazio per accontentare i piccoli partitini (Drs, Articolo 4) che reclamano una poltrona.
La motivazione ufficiale, infatti, non convince più di tanto: anche Bianchi era ‘diretto’ da Roma, eppure per il Presidente questo non era un problema. Lo era sicuramente per i siciliani.
Intanto, tutto il gruppo parlamentare dell’Udc, esprimono solidarietà all’assessore Valenti: Patrizia Valenti ha dimostrato in questa esperienza di governo competenza e autorevolezza, sfuggendo alle auree regole del circo Crocetta che vorrebbero assessori scodinzolanti da tenere saldamente al guinzaglio. A lei va tutta la nostra stima e solidarietà.
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