«Esplodono le contraddizioni di sempre, le questioni legate al rapporto tra criminalità e rifiuti. Paghiamo il fatto che negli anni passati la politica delle discariche è stata incardinata su privati discutibili come la Oikos e i gestori dell’impianto di Mazzara Sant’Andrea». Il governatore Rosario Crocetta rispolvera un leit motiv già sentito spesso per commentare l’ennesima emergenza rifiuti. Dopo il sequestro preventivo della discarica del Messinese, la Regione ha deciso di conferire i rifiuti della città dello Stretto e di molti comuni limitrofi all’impianto Tiritì-Valanghe d’Inverno di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Provocando la reazione indignata dei comitati no discarica e del primo cittadino di Misterbianco, Nino Di Guardo. «Stiamo affrontando la questione – ha replicato Crocetta – se il sindaco di Misterbianco ha qualcosa da dire, può tranquillamente parlare con me o con l’assessore competente, non posso certo governare rispondendo ai comunicati stampa.»
Una replica che ha ulteriormente infastidito Di Guardo. «Ho incontrato Crocetta più volte, solo che lui su queste cose sfugge perché non ha la coscienza a posto. Tant’è vero che la firma sul decreto che autorizza il conferimento dei rifiuti a Tiritì non l’ha nemmeno firmato lui, ma la sua nuova vice, Mariella Lo Bello». Anche oggi il governatore ha ricordato di «aver avviato da mesi le gare per le nuove discariche pubbliche» e ha aggiunto di pensare a «un lavoro nuovo: individuare, insieme ai prefetti e alla protezione civile, piccole discariche nei comuni, in modo che questi possano diventare autosufficienti senza la necessità di pagare ogni anno centinaia di migliaia o milioni di euro».
Parole che non convincono più il sindaco di Misterbianco. «Crocetta ha buttato fuori l’ex assessore Marino che stava portando avanti una seria azione di rinnovamento e trasparenza e, grazie al lavoro della commissione d’inchiesta da lui nominata, ha fatto emergere mille illegalità nel rilascio delle autorizzazioni per l’allargamento della discarica. Il governatore a parole dice delle cose, nei fatti sorvola. A luglio il governo ha disposto la chiusura dell’impianto di Valanghe d’inverno perché illegittima, adesso non può essere annullato da una nuova emergenza, servono altre soluzioni». Di Guardo annuncia quindi che domenica ci sarà una manifestazione in piazza a Misterbianco, mentre per domani, sabato, è confermata la protesta alla discarica. Il concentramento è previsto alle 9 all’incrocio tra le vie che portano a Motta, Misterbianco e all’impianto.
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