Crisafulli: “Renzi si informi meglio sui suoi sostenitori in Sicilia”

CHE STRANI IL SINDACO DI FIRENZE E I RENZIANI SICILIANI: TACCIONO SULL’INCHESTA GIUDIZIARIA CHE COINVOLGE IL PRESIDENTE CROCETTA, NON HANNO DETTO UNA PAROLA SULLO SCANDALO HUMANITAS E FANNO LA MORALE A CHI, ALLE ELEZIONI DEL PD DI ENNA, HA PRESO IL 90 DEI CONSENSI…

C’è ancora Mirello Crisafulli nel mirino di Matteo Renzi, candidato alla segreteria nazionale del PD. L’ennesimo attacco è arrivato durante ‘Servizio Pubblico’, la trasmissione di Michele Santoro, in cui il Sindaco di Firenze ha annunciato che se verrà eletto porrà la ‘questione Crisafulli’. A quale questione si riferisca non è chiaro, non ci risulta ci siano inchieste a carico dell’esponente del Partito Democratico ennese, eletto segretario provinciale a furor di popolo contro il candidato di Renzi.

Forse è questa la ‘questione’ che vorrebbe porre Renzi?

Intanto Crisafulli oggi gli risponde per le rime:

“Sono lusingato dell’attenzione che il candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico, Matteo Renzi, mi rivolge ma avrei senz’altro preferito ascoltare dalla sua viva voce quale sarà la sua politica per il Meridione d’Italia e per la Sicilia, così come avrei voluto sentire la sua opinione sui pensionati e, in particolare, sulle pensioni di reversibilità”, dice Crisafulli.

Chiarissimo il riferimento all’idea – non detta con parole chiare, ma lasciata intendere dallo stesso Renzi – di abolire le pensioni di reversibilità: guarda caso, le pensioni basse, che interessano i ceti non certo ricchi del nostro Paese. Un’idea, quella dell’abolizione delle pensioni di reversibilità che la dice lunga su quello che combinerebbe Renzi se dovesse mettere piede a Palazzo Chigi.

“Probabilmente Renzi – chiosa sorniore Crisafulli – ha la necessità di capire meglio il Paese e il Meridione, cosa che gli verrebbe più semplice se scegliesse di fare solo il candidato alla segreteria anziché il Sindaco e, nello stesso tempo, il candidato premier”.

“Voglio, tuttavia, ricordargli – aggiunge il segretario del PD ennese – che la mia storia politica e personale non ha nulla da invidiare a quella di nessun altro e che la stessa risulta essere particolarmente apprezzata dai cittadini della Provincia di Enna”.

“Farebbe bene, inoltre, il candidato Renzi – precisa ancora Crisafulli – anziché pensare a me, ad informarsi meglio sui suoi sostenitori in Sicilia, giusto per avere un quadro meglio definito della situazione, evitando così di scadere in giudizi volgari e gratuiti su chi, come me, vanta una vita di militanza al servizio del partito. Probabilmente, quando mancano gli argomenti, la via più semplice è quella dell’insulto e della demagogia spicciola”.

“Rinnovo quindi, pubblicamente, l’invito già rivolto al candidato Renzi – afferma il leader indiscusso del PD di Enna – a presenziare ad una manifestazione pubblica nella nostra provincia ospite mio personale e della segreteria provinciale che ho l’onore di guidare”.

In effetti, qualcosa stride. Nessuno dei politici siciliani può definirsi un santo. Ma i renziani di Sicilia si stanno distinguendo per una incoerenza senza precedenti.  A quanto racconta lo stesso Crisafulli, proprio i renziani lo hanno cercato per chiedergli il sostegno. Che non è arrivato. Se avesse appoggiato Renzi sarebbe stato un santo e visto che non lo ha fatto non lo è?

Non solo. Gli esponenti siciliani cui si riferisce Crisafulli sono probabilmente gli stessi che, fino a qualche mese fa, attaccavano pesantemente il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, per la sua eccessiva vicinanza ai ‘Professionisti dell’antimafia’ di Confindustria Sicilia. E che oggi invece non solo lo appoggiano, ma tacciono sugli scandali che travolgono l’esecutivo regionale e sulla ‘questione Dia di Messina’ , questa sì reale, che sta indagando sullo stesso Crocetta.

Dell’indagine ha dato notizia il Settimanale Centonove. Nessuno degli inquirenti  l’ha mai smentita.

Per non parlare della grande Humanitas mostrata dai renziani siciliani con i protagonisti dello scandalo Humanitas…

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Redazione

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