Il 30 marzo 2021 Augusta Turiaco, docente di musica di 55 anni, è morta a causa della somministrazione del vaccino AstraZeneca. È quanto sostenuto nella perizia depositata dai consulenti della procura di Messina, che hanno consegnato la relazione tecnica medico-legale con le indagini istologiche e di laboratorio, attestando «la sussistenza di un nesso causale tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso». Lo fanno sapere Paolo e Helga Turiaco, fratelli della professoressa, assistititi dall’avvocata Daniela Agnello. «Nessuno potrà mai colmare il vuoto che nostra sorella ha lasciato. Abbiamo avuto la conferma che Augusta è morta a causa del vaccino – ha commentato il fratello -. Ci hanno fatto male i commenti e i giudizi che in questi mesi abbiamo sentito. Il nostro intento è sempre stato quello di evitare che altre persone potessero morire per un vaccino che non era sicuro».
La legale spiega che «lo specialista in medicina legale, coadiuvato dagli specialisti in malattie infettive e in anatomia patologica, ha escluso la sussistenza di ulteriori cause patogenetiche o di disordini immunitari o infezioni e ha riscontrato gli anticorpi antieparina PF4 studiati e approfonditi dal professor Andreas Greinacher e in altri studi in ambito europeo e americano». I consulenti, nelle 59 pagine della relazione, affermano che il decesso della Turiaco sia in relazione eziologica con la somministrazione del vaccino AstraZeneca avvenuta in data 11 marzo 2021. «I tecnici escludono profili di responsabilità colposa a carico dei sanitari intervenuti nella vicenda evidenziando – proseguono i fratelli – che gli scarsi dati della coeva letteratura scientifica oltre all’assoluta incertezza normativa dell’epoca consentono di far ritenere esente da censure l’attività del personale medico e infermieristico».
Sin dal primo momento di questa tragedia la famiglia Turiaco ha elogiato gli interventi del personale medico e infermieristico del Policlinico Universitario e senza chiedere di indagare sull’attività dei reparti specialistici che hanno cercato di salvare Augusta Turiaco. L’esposto-denunzia è stato presentato contro la società AstraZeneca chiedendo l’avvio di indagini sulla produzione e commercializzazione del vaccino e sulla regolarità della sperimentazione: «Abbiamo chiesto di accertare se la sperimentazione del vaccino, avvenuta in tempi straordinariamente accelerati, abbia seguito correttamente le linee guida e i protocolli previsti in materia, con corretto ed evolutivo aggiornamento degli stessi – vanno avanti i familiari della donna -. Abbiamo domandato di indagare sulla corretta informazione degli effetti collaterali del vaccino, e sulle corrette indicazioni nel consenso informato sottoscritto da Augusta». A occuparsi del caso di Augusta Turiaco, a ottobre scorso, era stata anche la trasmissione Report.
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