Covid, Orlando e le ulteriori restrizioni cittadine «Non possiamo permetterci una terza ondata»

«Un’ordinanza per il divieto di stazionamento in centro città e l’estensione del divieto di fermarsi all’ingresso e all’uscita delle scuole». Sono queste le ulteriori restrizioni decise dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando e annunciate alla vigilia della riapertura delle scuole elementari e prime medie. Orlando ha anche annunciato controlli davanti agli istituti scolastici a partire da stamattina per evitare assembramenti tra genitori che «possono accompagnare i loro figli ma non possono fermarsi a chiacchierare». Sulle scuole il sindaco attende i dati epidemiologici e il livello di rischio sia della città che della scuola da parte di Asp.

Misure necessarie, a detta del primo cittadino, che ritiene insufficienti le restrizioni imposte da governo nazionale e regionale. «Più che una zona rossa – spiega – è una zona rosa pallido, più pallido che rosa. Ritengo i provvedimenti presi assolutamente inadeguati per contrastare la pandemia. Per questo faccio appello al senso di responsabilità dei cittadini, affinché ci siano comportamenti responsabili da parte di tutti. Serve il lockdown totale di due, tre settimane, un periodo di tempo limitato accompagnato da ristori per evitare sei mesi di agonia».

E non si è fatta attendere la risposta della direttrice del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Palermo, Loredana Curcurù, che ha inviato una nota al sindaco sulla «Valutazione dati sulla indagine epidemiologica effettuata su campione della popolazione studentesca sull’area di Palermo», in cui la dirigente spiega che «allo stato attuale, considerata l’adesione allo screening, i dati raccolti e la tendenza attuale, non si ritiene l’apertura delle Scuole una attività di rischio, se mantenute tutte le precauzioni e normative ministeriali e assessoriali in merito alle norme da attuare per limitare la diffusione del Sars-CoV2 in ambiente scolastico e lavorativo». Intanto proseguono gli screening su studenti e docenti e personale scolastico di Palermo e provincia e sono 6.771 i tamponi effettuati in tre giorni (dal 15 al 17 gennaio) dall’Asp . I positivi sono complessivamente 23, lo 0,34 per cento delle persone che hanno aderito su base volontaria allo screening. Oggi sono stati 2.175 i tamponi effettuati e 12 i positivi (0,55 per cento). Lo screening, che proseguirà anche nei prossimi giorni, è rivolto a scuole elementari e medie.

«Non possiamo permetterci una terza ondata. – prosegue Orlando – La zona rossa in Sicilia prevede l’apertura di diverse attività commerciali. Come Giunta abbiamo cercato di interpretare il senso di queste misure. Di fatto, devono stare a casa casalinghe, disoccupati, tirocinanti, universitari e alunni dalle seconda media alle superiori e lavoratori in nero, ma possono comunque uscire per recarsi presso le attività aperte». Intanto a Palermo scoppia un nuovo caso, un focolaio in zona Pagliarelli che si sarebbe sviluppato attorno alla comunità parrocchiale di San Carlo Borromeo.

Gabriele Ruggieri

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