Covid, Musumeci opta per una zona rossa rafforzata «In Sicilia non sarà possibile fare visite ai parenti»

I siciliani dovranno rinunciare alle visite ad amici e parenti fino alla fine di gennaio. La decisione è stata presa dal governo Musumeci, con un’ordinanza che ufficializza la zona rossa per la Sicilia. Ma in misura più rigida rispetto al resto d’Italia. Mentre infatti il Dpcm del governo Conte, che segue il decreto-legge con cui è stato prorogato lo stato d’emergenza nazionale, ha esteso anche per le prossime settimane la speciale deroga natalizia riguardante le visite in casa di privati nella misura di due persone più eventuali congiunti minorenni, in Sicilia tutto ciò sarà vietato. 

«Alle regole previste dalla normativa nazionale per la zona rossa, nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti», si legge nella nota dell’esecutivo regionale. Una mossa che è andata incontro ai richiami del comitato tecnico-specialistico che già diversi giorni fa aveva sottolineato quanto seria fosse la situazione nell’isola. Oggi sono stati 39 i decessi registrati, con quasi duemila nuovi contagi

La zona rossa scoccherà a partire dalla mezzanotte tra sabato e domenica e durerà fino al 31 gennaio, poi, in base a come si evolverà il quadro epidemiologico, si capirà se allentare o meno la stretta. Nelle prossime due settimane, quindi, sarà vietato lasciare il proprio Comune salvo per comprovate esigenza di lavoro, necessità e motivi di salute. Il divieto però riguarderà anche la libertà di andare in giro per la città: per farlo, bisognerà avere un valido motivo, come l’acquisto di generi alimentari o altri beni di prima necessità, i cui negozi resteranno regolarmente aperti. Tra gli esercizi che rimarranno aperti ci sono le lavanderie, barbieri e parrucchieri, tabaccai, edicole, farmacie e parafarmacie.

Sul fronte scolastico, l’ordinanza regionale recepisce in toto le decisioni nazionali: asili, scuole elementari e le prime classi delle scuole medie faranno lezioni in presenza; mentre tutte le altre classi e le Università proseguiranno con la didattica a distanza. Per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali, è consentita la possibilità di organizzare in presenza le lezioni.

Redazione

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