Cosa Nostra a Expo, condannato l’imprenditore Pace Collegamento tra Milano e la famiglia di Pietraperzia

Dopo Giuseppe Nastasi, condannato anche Liborio Pace. Sono i due imprenditori accusati di aver arricchito Cosa Nostra grazie ai lavori eseguiti all’Expo di Milano 2015. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli in primo grado: Nastasi aveva scelto l’abbreviato e gli è stata inflitta una condanna a otto anni e dieci mesi di carcere lo scorso febbraio; Pace è stato condannato oggi dal Tribunale di Milano col rito ordinario a 13 anni e sei mesi. I due sono stati riconosciuti come i gestori di fatto del consorzio Dominus che nell’evento internazionale di due anni fa si è aggiudicato appalti per 18 milioni di euro dalla società Nolostand (controllata da Fiera Milano) per realizzare i padiglioni di Francia, Guinea, Qatar e Birra Poretti, l’auditorium e il palazzo dei congressi.

Pace, ritenuto uomo vicino alla famiglia mafiosa di Pietraperzia, è stato condannato a sette anni e sei mesi con rito ordinario per associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa e ad altri sei anni in abbreviato dagli stessi giudici per altre imputazioni. Condannati anche a sette anni e undici mesi e due anni e otto mesi i presunti riciclatori di denaro Alessandro Moccia e Giuseppe Lombino. Risarcimenti riconosciuti e da quantificarsi in sede civile per il Comune di Milano (provvisionale da 140mila euro) e per le società Fiera Milano e Nolostand.

Liborio Pace è considerato il braccio destro di Nastasi, quest’ultimo accusato di essere vicino a Matteo Messina Denaro, tramite la famiglia degli Accardo di Partanna. Ma Pace sarebbe soprattutto uomo legato al clan di Pietraperzia: sposato con Rosanna Anzallo, figlia di Giuseppe Anzallo, condannato per associazione mafiosa. Pace è anche cognato di Vincenzo Monachino, referente mafioso della famiglia di Pietraperzia, ed è proprio quest’ultimo, secondo gli inquirenti, «ad aver condizionato l’inserimento di Pace nelle attività imprenditoriali di Nastasi».

In realtà Nastasi sarebbe stato in qualche modo costretto prima ad aiutare economicamente Pace e poi di fatto a trasformarlo in suo socio. «A questo io gli ho cambiato la vita», spiegava Nastasi in un dialogo intercettato dagli investigarorialla moglie che replicava: «Lo hai fatto venire in ufficio, lo hai stipendiato, alla fine te lo sei messo socio». «Non siamo soci – risponde il marito – va beh però, le ditte sono mie ma che devo fare, dividiamo…».

Altra figura vicina a Pace e con funzione di collegamento tra Milano e Pietraperzia è quella di Angelo Cacici, «componente della famiglia mafiosa di Pietraperzia, come accertato dalle sentenze». Lui avrebbe ricevuto 60mila euro da Nastasi e Pace e avrebbe poi fatto da «garante» del flusso di denaro che dalla ricca Milano doveva tornare al paese di origine.

Redazione

Recent Posts

Incidente sul lavoro, operaio 59enne muore a Floridia

Incidente sul lavoro in un cantiere edile a Floridia, nel Siracusano. Vittima un 59enne, operaio…

2 ore ago

Sciacca, esce di casa e quando torna scopre che il suo appartamento è stato occupato

Il proprietario di casa esce dalla sua abitazione e una coppia occupa l'appartamento. È successo…

4 ore ago

Europee, la riscossa dei volti noti: assessori, sindaci, ex parlamentari e pure Vannacci: chi sono i candidati nelle Isole

Giorgia Meloni sarà la capolista anche nella circoscrizione delle Isole alle prossime elezioni Europee, previste…

5 ore ago

Gdf sequestra a Giarre oltre 12mila prodotti non sicuri

Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno sequestrato a Giarre oltre 12.000 prodotti di vario genere, tra…

5 ore ago

L’ha visto rubare oggetti da due auto, magistrato insegue ladro

Ha visto e inseguito un giovane che ha prima rubato un giubbotto da una Fiat…

6 ore ago

Nuovo processo per l’ex giudice Silvana Saguto: è accusata di falso in atto pubblico

Nuovo processo per Silvana Saguto. L'ex magistrata presidente della Sezione misure di prevenzione di Palermo,…

6 ore ago