Corte dei Conti: “E’ tempo di azioni concrete”. Parificato il Bilancio

Si conferma negativo il trend della spesa in conto capitale in Sicilia. Nel 2013, infatti, la spesa corrente è stata pari all’88%  mentre quelle destinate agli investimenti “che sono quelle che promuovono la crescita e l’occupazione”si sono fermate al 9,6%.

Lo hanno sottolineato i magistrati della Corte dei Conti durante l’udienza per il giudizio di parificazione del bilancio della Regione Siciliana, in corso a Palazzo Steri a Palermo, che hanno , ancora una volta, sollecitato il Governo siciliano, a mettere in pratica azioni concrete per risanare il bilancio “non ritenendosi sufficienti a  garantire gli equilibri dei conti pubblici le misure finora adottate”.

L’auspicato risanamento finanziario del bilancio regionale, “il cui deterioramento in parte e’ riconducibile alla grave crisi di tutti i settori produttivi dell’Isola e al protrarsi degli effetti recessivi sull’economia, ma principalmente imputabile a squilibri contabili del passato, – sottolineano i giudici- impone decisioni politiche e amministrative di forte impatto, da adottarsi in tempi brevi al fine di contribuire a superare gli aspetti critici rilevati nell’analisi dei conti pubblici”.

Per la Corte dei Conti  “è imprescindibile l’esigenza che, a tutti i livelli di governo e da parte di tutti i soggetti istituzionali e burocratici, si abbandoni prontamente la fase meramente programmatoria e riflessiva per passare a quella dei concreti interventi e delle fattive realizzazioni”.

In tal senso, i magistrati contabili, esortano la Regione a predisporre presto “un programma pluriennale di aggiustamento economico finanziario sostenibile, ma nello stesso tempo severo, da definire e attuare nell’ambito di una rafforzata cooperazione con lo Stato il quale, comunque, dovra’ in futuro maggiormente attenersi al principio di leale collaborazione”.

Per quando riguarda l’indebitamento,  si registra una diminuzione, ma è solo “apparente”:

“Al 31 dicembre 2013 il debito complessivo della Regione era di 5.394 milioni di euro (5.143 a proprio carico e 251 da rimborsare allo Stato). E’ in lieve flessione rispetto al 2012 (5.683 milioni). Il miglioramento della situazione debitoria – avverte  la Corte – e’ solo apparente e di natura contingente, in quanto conseguente del disallineamento tra l’accensione di due nuovi prestiti per 373 milioni stipulati con la Cassa depositi e prestiti nel 2013 la cui erogazione e’ stata rinviata al 2014 con ammortamento a partire dal 2015”. La Corte richiama quindi la Regione a introdurre limiti piu’ rigorosi all’indebitamento e ad attivare il sistema di controlli interno annunciato ma mai partito. Il quadro resta quindi “molto contrastato”.

Un passaggio della relazione è dedicato all’annosa questione dei residui attivi:

“Sul fronte delle entrate, i residui attivi costituiscono una somma enorme, 15 miliardi, di cui 11 miliardi provenienti da passati esercizi – ha detto il procuratore Generale d’appello, Diana Calaciura- “I residui attivi – ha spiegato – sono i crediti della regione accertati ma non riscossi: risponde certamente a criteri di sana gestione finanziaria procedere ad una ricognizione degli stessi per accertare la loro effettiva esigibilita’”.

E uno ai dipendenti:
“Il totale dei dipendenti regionali, compresi i dirigenti, in Sicilia e’ di 17538 unita’, mentre nel 2012 erano 17700, con una diminuzione di 162 unita’. A questi bisogna aggiungere i soggetti ai quali e’ stato esternalizzato un servizio e il personale utilizzato ad altro titolo e si arriva quindi a 20103 unità”.

Nel 2013 la spesa per i  dipendenti regionali in Sicilia e’ stata di 955 milioni di euro “con una lieve diminuzione di 26 milioni di euro rispetto al 2012”. Il totale dei pensionati regionali alla fine del 2013 era di 16.249 ex dipendenti. La spesa per i trattamenti pensionaistici si e’ attestata a 641 milioni di euro.

L’udienza è ancora in corso, torneremo ad aggiornarvi su altre parti della relazione e sul giudizio finale.

Aggiornamento:

La Corte dei conti della Regione siciliana ‘promuove’ la Regione siciliana dichiarando, dopo una breve camera di consiglio, “regolare il rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziariaio 2013”.

Redazione

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