Negativo. Questo l’esito al test del Coronavirus per l’uomo che ieri si era presentato all’ospedale Cervello di Palermo lamentando alcuni sintomi influenzali. Tosse, occhi rossi, qualche linea di febbre erano bastati a far scattare il protocollo necessario per tutte le verifiche del caso. Che, una volta messe in atto, hanno allarmato gli altri pazienti in attesa al pronto soccorso, generando il panico e un fuggi fuggi generale. Il paziente è risultato positivo al virus respiratorio sinciziale, vale a dire il Vrs, una delle cause più comuni della bronchiolite e della polmonite. Non ha mai contratto, quindi, il temuto Covid-2019.
L’uomo aveva riferito ai medici che a metterlo in guardia per via di quei sintomi era stata una circostanza precisa: un pranzo risalente a oltre un mese prima in compagnia di alcuni turisti cinesi residenti ad Amburgo. I tempi, però, secondo i medici, non corrisponderebbero al supposto periodo di incubazione del virus che, sulla base di quanto riferito anche dal ministero della Salute, «rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni». Escluso, quindi, che quello del palermitano fosse da considerarsi un caso a rischio.
Il tampone laringofaringeo, eseguito nel reparto di Malattie infettive del Cervello, ha poi dato il definitivo esito negativo, facendo rientrare l’allarme e le preoccupazioni. Per i casi della Sicilia occidentale, l’ospedale munito dei kit diagnostici per il Coronavirus è il Policlinico: «Al momento non c’è nessun caso di tampone positivo, c’è però tanta gente allarmata che arriva in ospedale e chiede di essere visitata, ma non ci sono episodi di rilievo finora. L’attenzione resta alta», ha sottolineato il direttore dell’Uoc Malattie infettive del Policlinico Antonio Cascio. Mentre il dottor Pietro Colletti, anche lui membro dello staff dell’Uoc interessata, ha precisato che nel corso della giornata odierna «non ci sono casi sospetti. Oggi al Policlinico tra le persone venute al pronto soccorso e quelle che si sono recate al reparto Malattie infettive nessuna aveva criteri tali per sospettare un’infezione da Coronavirus, non è stato fatto quindi nessun nuovo test».
Il sindaco Orlando, intanto, ha incaricato gli uffici di redigere, sulla base delle informazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, un piccolo vademecum di facile consultazione sul nuovo Coronavirus con le regole di prevenzione. Per il resto, ai cittadini l’invito a seguire i suggerimenti forniti dal ministero della Salute (qui si può leggere e scaricare il decalogo). In presenza di sintomi influenzali sospetti (febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza) e si è tornati da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni, o si è stati a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 giorni, non bisogna andare personalmente al pronto soccorso, ma chiamare il medico di famiglia. In alternativa esistono due numeri da chiamare: il 1500 del ministero della Salute che risponde in più lingue, o il 112, numero unico d’emergenza attivo in tutta la Sicilia.
Il decalogo ministeriale è così articolato: 1) lavati spesso le mani; 2) evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; 3) non toccarti occhi, naso e bocca con le mani; 4) copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; 5) non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; 6) pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; 7) usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate; 8) i prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; 9) contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni; 10) gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
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