Un gesto che potrebbe rivelarsi un atto intimidatorio. Nei giorni scorsi è stato tagliato un albero di ulivo in un terreno confiscato alla mafia in contrada Torre dei Fiori, nel territorio di Monreale, a dieci chilometri da Corleone. L’ulivo ornamentale era lì da dieci anni e sorgeva vicino a una targa dedicata a Sandra Cappellini, dirigente della Cgil Toscana scomparsa nel 2014, a 44 anni. Il terreno è stato assegnato nel 2006 alla cooperativa Lavoro e non solo, in attività dal 2000. Il presidente, Calogero Parisi, commenta così l’accaduto: «Non siamo sicuri della natura del gesto, abbiamo sporto denuncia e sull’accaduto ci sono delle indagini in corso. Potrebbe essere un atto legato alla nostra attività o di qualcuno che va tagliando alberi per fare legna. La targa è rimasta intatta, non è stata toccata».
Ma c’è un precedente in quello stesso terreno, dove c’è un vigneto di circa 6 ettari e altri 18 ettari impiegati per altre colture: «Nel 2017 erano coltivati a lenticchie – riferisce Parisi – ma sono state bruciate ed è stato accertato che si è trattato di un atto doloso. Ovviamente, qualora si rivelasse tale anche in questo caso, noi continueremo a svolgere le nostre normali attività. Per fortuna c’è l’attenzione da parte delle istituzioni in questo territorio, che ci dà la forza di andare avanti, non ci fermiamo».
L’albero era stato piantato nel 2014 nelle terre tolte alla mafia per ricordare la dirigente della Cgil impegnata coi campi di lavoro e di studio a rinforzare il ponte della solidarietà tra la Toscana, la Sicilia e Corleone. Sul gesto, a carico di ignoti, intervengono la Cgil Palermo e la Cgil di Corleone. «Esprimiamo ferma condanna per un atto di vandalismo che colpisce una cooperativa che lavora per rendere produttivi i terreni del Corleonese confiscati ai boss e la Cgil, organizzazione impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata, il lavoro nero e lo sfruttamento – dichiarano il segretario della Cgil Palermo, Calogero Guzzetta, il responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo, Dino Paternostro e il segretario della Cgil di Corleone, Cosimo Lo Sciuto -. Simili atti consolidano ancora di più la nostra convinzione che bisogna proseguire con sempre maggiore impegno nella lotta per il lavoro, per i diritti, per liberare la nostra terra dalla mafia e per la tutela della memoria».
Solidarietà e vicinanza alla cooperativa sociale e alla Cgil per il «grave gesto» è arrivata anche dal capogruppo dell’opposizione al Comune di Corleone e membro del M5s, Maurizio Pascucci. «Si tratta di vigilare e di sostenere – afferma Pascucci – chi per conto dello Stato si assume da anni tale impegno. Oggi mi recherò alla Cgil Toscana dove Sandra Cappellini operava con passione e diligenza. Qualora la Cooperativa Lavoro e non solo fosse disponibile, chiederò alla Prima Commissione Consiliare, già convocata per venerdì alle 10 di spostare i propri lavori nella sede della Cooperativa lavoro e non solo. In questi anni ho imparato che i gesti e la simbologia sono importanti». Su questo la cooperativa fa sapere: «Valuteremo la proposta».
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