Tre anni fa, quando la vicenda venne a galla, se ne parlò a livello nazionale. Una coppia di Castell’Umberto era stata arrestata perché aveva tentato di comprare un bimbo. I due coniugi, residenti in Svizzera da anni, non si rassegnavano all’idea di non poter avere figli. E pur di diventare genitori erano disposti a tutto. Persino a pagare per avere un bimbo tutto loro. Oggi la procura, al termine del processo, chiede pene severe.
Una triste storia scoperta dai carabinieri di Messina che sventarono il secondo tentativo di acquistare un bimbo, interrompendo il lungo viaggio in auto del piccolo verso la nuova famiglia. Furono i carabinieri del reparto operativo, nucleo investigativo, a far saltare il piano nel 2015: ascoltando alcune intercettazioni telefoniche, capirono cosa stava succedendo. Scattarono così le indagini che permisero di ricostruire come fin dal 2008 la coppia si fosse rivolta ad una serie di intermediari pagando cospicue somme di denaro per ottenere in cambio un bimbo. E che già in una prima occasione, la madre del bambino, individuato inizialmente, avesse intascato il denaro e si fosse quindi dileguata con il figlio. Quando i due stavano per riuscire a ottenere un altro bambino, sono intervenuti i carabinieri che hanno arrestato tutti evitando che il piano andasse a buon fine.
Adesso il pubblico ministero Antonella Fradà ha chiesto la condanna a 10 anni per Calogero Conti Nibali e Lorella Conti Nibali (la coppia che avrebbe cercato di adottare il minore), 9 anni e 6 mesi per Bianca Capillo, che avrebbe avuto il ruolo di intermediaria, facendo registrare all’anagrafe la nascita del bimbo mai nato dalla coppia e di cui avrebbe dovuto prendere l’identità il primo bambino individuato come possibile figlio. Otto anni e 6 mesi per Ugo Ciampi, l’uomo avrebbe messo in contatto i coniugi con la madre del primo bimbo individuato nella zona sud di Messina. Otto anni per Aldo Galati Rando, avrebbe collaborato per trovare il secondo bambino in Romania. Per Silvana Genovese, 7 anni e 6 mesi, la quale era stata incaricata dai coniugi di recuperare i soldi che la prima mamma aveva intascato sparendo nel nulla con il bambino. E poi ancora 8 anni e 6 mesi per Nadia Gibbin, la mamma del primo bimbo. Otto anni invece per Vincenzo Nibali, cognato della coppia. Inoltre l’accusa ha chiesto 8 anni e 6 mesi per gli intermediari Maurizio Lucà, Pietro Sparacino e Sebastiano Russo, 7 anni e 6 mesi per Placido Villari. Infine chiesti 3 anni per Franco Galati Rando e Vito Calianno. Si sarebbero occupati loro di andare in Romania, trovare e portare il secondo bimbo. Infine per Tindaro Calderone 5 anni, avrebbe aiutato a simulare la nascita del finto figlio della coppia e si sarebbe prestato a fingerne la morte e un finto funerale.
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