È ormai guerra aperta tra Cateno De Luca e l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. Ad innescare l’ennesima miccia è stata l’organizzazione del convegno a Catania dal titolo Il diritto alla salute dei siciliani. I professionisti, gli investimenti, i servizi territoriali, l’integrazione pubblico-privato. Il racconto di questi cinque anni per andare oltre la pandemia. Previsti gli interventi di Nello Musumeci, presidente della Regione, e di Renato Schifani, candidato per la coalizione di centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana. Appuntamento in programma a dieci giorni dal voto.
Dopo il primo botta e risposta a distanza, Razza aveva annunciato di volere querelare De Luca. Dal palco di Brolo, l’ex primo cittadino di Messina ha però scelto di continuare il duello. Non solo contesta il fatto di non essere stato invitato ma sottolinea alcuni aspetti legati alla realizzazione e la diffusione di questi eventi. E a tal proposito mostra agli elettori un messaggio di invito, diffuso sui cellulari, a medici, dirigenti e operatori di settore. Ruggero Razza, da parte sua, ha già fatto sapere di pagare di tasca le spese del convegno. Ma Cateno De Luca incalza: «Cari funzionari e dirigenti, quando siete andati ai convegni di Schifani, e vi siete messi in prima fila con quale macchina siete andati? In che orario eravate? E la missione chi la rimborsa? E perché non venite ai miei incontri per par condicio? La sanità politico-mafiosa. Il bancomat della politica. Intanto paghiamo noi. A Caltanissetta – ha continuato De Luca – durante l’orario di lavoro, avete timbrato il tesserino?»
Agli elettori l’ex sindaco segnala una «mobilitazione» regionale e attacca: «Vergogna! Andate a controllare le vacche degli allevatori e poi uscite il fac simile. Ma cosa avete in testa?» Attendiamo, per la pubblicazione, l’eventuale replica dell’assesore Ruggero Razza che a questo punto sembra d’obbligo.
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