Un ampio dispositivo di controllo coordinato dalla polizia e a cui ha preso parte anche personale della polizia municipale e della Siae, ha interessato nei giorni scorsi i luoghi della movida cittadina. A coordinare i servizi gli agenti del commissariato Oreto Stazione. Al titolare di un esercizio pubblico in cortile Vassallo è stata elevata una sanzione amministrativa di 600 euro circa, per avere occupato abusivamente il suolo pubblico con tavolini, sedie e poltroncine. Il locale era inoltre sprovvisto del prescritto apparecchio per l’alcool-test.
In via Magnisi, gli agenti hanno riscontrato in un altro locale, oltre all’occupazione abusiva di suolo pubblico con tavoli e sedie, lo svolgimento di un intrattenimento sonoro attraverso un sistema di amplificazione collocato all’esterno senza alcuna autorizzazione. Pertanto, è stata disposta la chiusura del locale per cinque giorni e comminata al gestore una sanzione amministrativa di oltre 200 euro.
Per ciò che concerne il contrasto alla “movida selvaggia”, sono questi solo gli ultimi interventi dei poliziotti impegnati a presidiare i tanti fronti aperti in corrispondenza di luoghi, di giorno popolari mercati e di sera e notte luoghi di incontri giovanili. Complessivamente, nell’ultimo periodo, sono state identificate, nel corso di analoghi servizi, circa 350 persone, tra cui numerosi pregiudicati; sono stati controllati circa 200 veicoli, di cui più di 20 posti sotto sequestro per violazioni varie al Codice della Strada. Circa 50, infine, i verbali di contestazione elevati.
Nel medesimo contesto i poliziotti del commissariato Oreto Stazione hanno effettuato stringenti controlli al fine di arginare e reprimere il commercio illegale di dispositivi elettronici nel mercato di Ballarò, alimentato dai furti in danno di abitazioni e passanti. Nel corso di tali servizi, nei giorni scorsi, è stato deferito all’autorità giudiziaria per ricettazione un cittadino tunisino di 40 anni, il quale è stato notato aggirarsi nella zona con fare circospetto. Gli agenti lo hanno, quindi, seguito con discrezione fino ad un’abitazione poco distante dove questi pensava di avere trovato sicuro rifugio. L’uomo ha aperto la porta mostrando da subito nervosismo ed agitazione.I poliziotti, una volta dentro l’appartamento, hanno notato alcuni pc posti su di un armadio, della cui provenienza il tunisino non è stato in grado di fornire plausibili giustificazioni.
E’ stata, pertanto, eseguita un’accurata perquisizione all’interno dei locali che ha permesso di rinvenire altro materiale di dubbia provenienza, tra cui tablet, telefonini e macchine fotografiche. L’uomo è stato, pertanto, denunciato per ricettazione e sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai proprietari della merce recuperata. Risalgono a poco più di un mese fa gli ultimi sequestri di materiale elettronico di furtiva provenienza operati nel quartiere Ballarò dagli agenti del commissariato Oreto-Stazione. In quell’occasione furono recuperati e posti sotto sequestro impianti stereo, smartphone di varie marche, consolle Sony Play Station ed altro. Cinque, invece, furono le persone denunciate per ricettazione.
(fonte: questura di Palermo)
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