Controlli nei kebab, sanzioni per 60mila euro Promosso quello di piazza Spirito Santo

Kebab di Catania sotto osservazione. Dopo la chiusura di quello di piazza Stesicoro a causa delle pessime condizioni degli alimenti e della struttura, la task force della Questura ieri sera ha verificato altre quattro attività. Nessuna di queste stavolta è stata sottoposta a sequestro, ma sono state elevate sanzioni per un totale di 60 mila euro. Solo un kebab, il Mille e una notte di piazza Spirito Santo ha superato brillantemente tutti i controlli, sia sulle condizioni igieniche che per la condizione dei lavoratori.

Il gruppo coordinato dal questore Salvatore Longo e formato da polizia scientifica, unità operativa di igiene pubblica e quella di sanità pubblica veterinaria dell’Asp 3 e l’Inail. I controlli hanno interessato i due Kebab Hallal di via Monserrato 27 e di via Caronda. Sono state rilevate carenti condizioni igienico sanitarie del locale e alimenti non indicati come surgelati nel menu. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio e per la violazione del testo sull’immigrazione, perché tra i dipendenti, uno non aveva il permesso di soggiorno. In generale, sette lavoratori su otto, erano privi di un regolare contratto. Mancava anche l’autorizzazione per il deposito dove venivano conservati alcuni alimenti.

In via Montesano, traversa di via Etnea, è stato controllato l’Alì Babà, al civico 25. Anche qui precarie condizioni igienico sanitarie del locale e un lavoratore era privo di un regolare contratto. Al titolare mancavano anche tutti gli attestati di formazione per i dipendenti. Irregolarità sono emerse anche al Pak Kebab di via Ventimiglia 284: cattive condizioni igienico sanitarie della struttura, cibi congelati spacciati per freschi nel menu, un lavoratore senza permesso di soggiorno e uno senza contratto. Il titolare è stato denunciato.

Spicca invece la promozione del kebab Mille e una notte di piazza Santo Spirito. L’attività, molto frequentata, è stata trovata in regola sotto ogni aspetto: rispetto delle condizioni igienico sanitarie, nella conservazione e lavorazione dei cibi e nei rapporto contrattuali con i dipendenti.

Redazione

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