Giancarlo Cancelleri potrebbe essere il prossimo sottosegretario ai Trasporti. Al momento si tratta soltanto di una voce di corridoio, ma talmente insistente da avere richiesto, a quanto filtra dai corridoi del Palazzo, una riunione del gruppo dei cinquestelle all’Assemblea regionale per valutarne i contorni.
Riunione alla quale, per inciso, lo stesso leader dei pentastellati siciliani non ha preso parte, perché impegnato nel Catanese, a Giarre, in un’iniziativa insieme al presidente nazionale di Coldiretti. Certo, i mal di pancia c’erano tutti. La trattativa col Pd per la formazione del nuovo governo ha lasciato non pochi scontenti in casa cinquestelle, soprattutto in Sicilia, roccaforte di consensi gialli, ma che ha visto tutti i ministeri-chiave per l’Isola andare ai dem. Come nel caso del dicastero per il Sud, guidato da Peppe Provenzano. Ma anche i Trasporti, l’Agricoltura, la Salute. Così a fare la voce grossa sono stati prima l’eurodeputato Ignazio Corrao e poi il senatore Mario Giarrusso. Due posizione molto apprezzate dalla base siciliana, stanca di «sberle in faccia – sussurrano in moltissimi – da parte di Roma».
Proprio Giarrusso, a inizio settimana, aveva annunciato che sulla partita dei sottosegretari sarebbe stata battaglia «per riequilibrare la situazione». E oggi l’indiscrezione, seppure smentita dal diretto interessato raggiunto telefonicamente da Meridionews, sembra essere piuttosto concreta. Addirittura, tra i deputati regionali del M5s, si guarda già al dopo Cancelleri. Perché in caso di nomina al dicastero guidato da Paola De Micheli, il leader dei pentastellati siciliani dovrebbe lasciare lo scranno a sala d’Ercole per incompatibilità, cedendo il posto alla prima dei non eletti, in questo caso l‘ex assessora della giunta Messinese a Gela Ketty Damante.
Una situazione analoga si era già verificata nel 2008, quando la sconfitta Anna Finocchiaro, contro Raffaele Lombardo, si insediò a Sala d’Ercole, dimettendosi nella stessa giornata. Al suo posto fu proclamato deputato regionale Bernardo Mattarella, primo dei non eletti nelle liste del Pd, e non Rita Borsellino, che era invece la prima dei non eletti nel listino del presidente. Allo stesso modo, anche in casa cinquestelle lo scranno andrebbe, eventualmente, alla prima dei non eletti nella lista della circoscrizione provinciale, e non pescando dal listino regionale. Conti che in ogni caso bisognerà fare all’indomani della nomina. Anche perché, intanto, le bocche tra i pentastellati siciliani restano cucite.
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