Più trasparenza, più efficienza, servizi ai cittadini migliori. Sono queste le promesse del nuovo regolamento per il controllo delle società partecipate approvato ieri sera dal consiglio comunale di Catania. Ventisette consiglieri su ventisette hanno detto «sì» a quella che l’assessore con delega al Bilancio e alle partecipate Giuseppe Girlando ha illustrato in aula come «un atto necessario, previsto per legge e già presente nelle altre grandi città, di cui si è sentita la mancanza».
Il regolamento, che si compone di otto titoli, introduce nuove regole volte alla trasprenza e all’anticorruzione. E all’atto pratico imporrà agli amministratori delle società di cui il Comune è socio unico – Amt, Asec, Multiservizi, Sidra e Sostare le maggiori -, di «produrre delle relazioni di previsione, dei report in corso d’opera e un consuntivo per garantire, ad amministrazione, direzioni comunali e consiglio, un controllo economico finanziario, di efficienza di gestione e sui servizi. Finora sapevamo tutto solo dai bilanci consuntivi, come previsto dalle norme del Codice civile», ha spiegato Girlando all’aula. L’assessore ha inoltre specificato che l’atto «introduce anche l’obbligo di produrre una carta dei servizi: una sorta di verifica di qualità da parte degli utenti», ha concluso l’assessore nella sua relazione introduttiva. Per gli amministratori che non dovessero raggiungere i risultati di bilancio in pareggio, sono previste anche delle decurtazioni sui compensi fino a un terzo.
All’assessore ha fatto eco il presidente della seconda commissione consiliare dedicata proprio alle partecipate, Michele Failla del gruppo Con Bianco per Catania, che ha specificato come «la mission principale delle partecipate è quella di offire servizi di qualità ai cittadini». Cittadini che invece hanno dovuto «ripianare dalle proprie tasche i debiti di queste società: nel 2013 erano tutte in rosso – ha proseguito Failla – Solo per Amt, Sidra e Sostare abbiamo approvato debiti per 32 milioni», ha specificato il presidente della commissione, ricordando i debiti fuori bilancio approvati a giugno e poi inseriti all’interno della lista dei fondi Dl 35. Failla ha quindi concluso l’intervento chiedendo all’amministrazione al più presto un «impegno per un riordino delle partecipate».
Un appello al quale si è unito, annunciando il voto positivo, il capogruppo di Grande Catania Giuseppe Castiglione, e al quale ha prontamente risposto in modo positivo l’assessore Girlando. «Il regolamento rappresenta il primo passo per il riordino di tutto il sistema dellePartecipate. A breve – ha specificato l’assessore- presenteremo in aula una delibera per la complessiva riorganizzazione e nel contempo porteremo in consiglio gli atti per il rinnovo dei contratti di servizio per Amt, Sostare e Multiservizi». Girlando ha poi concluso «ringraziando il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, per la serietà e responsabilità dimostrati»
Dopo il voto unanime sul regolamento per il controllo delle partecipate, la seduta del consiglio è poi proseguita con l’inizio dell’esame delle trentatrè delibere di debiti fuori bilancio valutate lunedì con un documento specifico dalla commissione Bilancio. L’assemblea è però stata sciolta per mancanza di numero legale.
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