È durata poco più di dieci minuti la seduta del Consiglio comunale di Catania di ieri sera. Che era un rinvio di quella del giorno prima, durante la quale i consiglieri avevano già bacchettato le ripetute assenze in aula degli assessori. Ed ecco che, appena 24 ore dopo, i lavori vengono interrotti perché della giunta non c’è nessuno. Dopo diversi minuti dedicati a fare l’appello dei presenti – o meglio il conto degli assenti – la seduta si apre con un intervento della consigliera Lidia Adorno (M5s) che fa notare l’assenza del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi e di tutti gli assessori. A prendere parola subito dopo di lei è il consigliere Giuseppe Gelsomino (Catania 2.0) che chiede la sospensione dei lavori «con addebito dei costi della seduta a tutta la giunta». Entrambi chiedono a gran voce le dimissioni dell’attuale amministrazione e del sindaco sospeso Salvo Pogliese.
«È davvero scandaloso che siamo qui ma non abbiamo delibere presentate dall’amministrazione su cui lavorare – lamenta la consigliera pentastellata – A che gioco stanno giocando? Questa città, la cui grave situazione è sotto gli occhi di tutti, a chi è in mano?». Si chiede Adorno rivolta alle sedie riservate ai componenti della giunta che sono rimaste vuote. «Siamo nel torpore della politica: a questo punto – sottolinea – devono avere il coraggio di dimettersi e liberare la città da questo cancro». Seduto al posto del presidente Giuseppe Castiglione che si è dovuto allontanare un attimo – ma che non rientrerà prima della fine della seduta – Lanfranco Zappalà ne prende atto. A questo punto il microfono acceso dovrebbe essere quello del capogruppo di MuovItalia Catania Santi Bosco che, però, rinuncia al proprio intervento.
«Tutti gli assessori calpestano il Consiglio comunale – sbotta il consigliere Gelsomino – Date le assenze penose e ingiustificate degli assessori, io chiedo all’aula di sospendere i lavori e di addebitare il costo di questa seduta a tutta la giunta». Con solo due consiglieri contrari alla proposta (su 15 presenti e 11 votanti), la seduta viene chiusa. «Questa assenza di massa degli assessori – commenta Gelsomino a MeridioNews – non solo ha un costo di migliaia di euro ma credo che mostri anche che c’è un vero problema all’interno della maggioranza». Il giorno prima, in aula, il sindaco facente funzione Roberto Bonaccorsi aveva tentato di giustificare le assenze spiegando che «per consuetudine difficilmente si superano i due o al massimo tre assessori presenti per ogni seduta di Consiglio e dipendono dai temi all’ordine del giorno». Quelli previsti per ieri sono stati, ancora una volta, rimandati alla prossima convocazione: il regolamento per il suolo pubblico e i dehors, l’approvazione del regolamento per le sponsorizzazioni comunali, la riperimetrazione dei mercati storici, della pescheria e di tutti i principali mercatini rionali, l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2022-2024.
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