La votazione della variante urbanistica di via Ortigara deve attendere. La seduta del Consiglio comunale etneo ha, infatti, registrato un numero di consiglieri insufficienti al pronunciamento sulla delibera. In ultima chiamata i consiglieri seduti sugli scranni sono solo cinque. Pare che a influenzare l’umore dell’aula consiliare di palazzo degli Elefanti, poco prima della fase di voto, sia stato l’intervento dell’esponente di centro-destra Manlio Messina. «Ho saputo nei corridoi del Comune che una passata delibera del Consiglio in materia di costruzione – quella relativa alla non adozione dei programmi di edilizia Fin.co.ge.ro – è stata oggetto di un intervento del tribunale regionale amministrativo», denuncia il capogruppo di Area Popolare. Che chiede chiarimenti ai rappresentanti dell’amministrazione, e attacca: «Sarebbe l’ennesimo disastro nel settore dell’urbanista e mi auguro che i miei colleghi prima di votare la delibera odierna si informino di quanto sta accadendo».
La replica dell’amministrazione, nel silenzio del senato cittadino, è affidata all’assessore alla Trasparenza Rosario D’Agata. «Quello di cui parla Messina non ha alcuna attinenza con la variante urbanistica di via Ortigara che, peraltro, andrebbe votata positivamente». L’esponente della giunta Bianco aggiunge: «La delibera oggetto di attenzione del Tar, ad ogni modo, non proviene dalla direzione Urbanistica ma da quella del Patrimonio. Capite bene che si tratta di due cose diverse che non si influenzano l’una con l’altra». La variante al Piano regolatore generale per un lotto di terra di via Ortigara è stata proposta dall’amministrazione e sostenuta nelle passate sedute di Consiglio comunale dall’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo – oggi assente per motivi personali -, ma è ritenuta inefficace dall’opposizione che spesso l’ha definita come «un’ennesima variantina in assenza di un nuovo Prg». L’attenzione del Consiglio è catalizzata dal contenuto dell’intervento di Messina.
«Apprendo oggi dal collega quello che lo stesso ha appreso dal corridoio, ovvero che il Tar si è interessato a una nostra delibera», interviene il consigliere di maggioranza Agatino Lanzafame. L’esponente del gruppo Con Bianco per Catania aggiunge: «È possibile che la presidenza del Consiglio non sia informata di ciò e non abbia pensato a informare i consiglieri? Perché i membri di quest’aula non sono stati messi nelle condizioni di interloquire con l’amministrazione su un pronunciamento del Tar?». I dubbi di Lanzafame vanno all’indirizzo della presidente dell’aula Francesca Raciti e della segretaria legale Antonella Liotta. «Il problema è politico e di informazione, non è certo di natura legale e io sono qui per esprimere pareri giuridici», taglia corto Liotta. «Sapete che informo sempre i consiglieri di quanto la presidenza venga a conoscenza», spiega Raciti.
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