Uno stallo di cui, a circa cinque mesi dalle prossime amministrative, le forze politiche consiliari a Catania pare abbiano preso coscienza. Quello in cui si trova il Consiglio comunale, fotografato da un dato che negli ultimi giorni passa di bocca in bocca: circa l’85 per cento delle sedute d’aula del 2017 è finito in un nulla di fatto. Su 75 riunioni consiliari, di fatto, solo al termine di 13 di queste si è arrivati all’approvazione di atti deliberativi. Nelle restanti 62 sedute il dibattito, quando c’è stato, non ha portato ad alcunché di concreto, o quasi.
Dato che non può essere interpretato soltanto come un nuovo indice dello scarso attivismo della pattuglia dei consiglieri, ma anche, e forse più, come sintomo dell’assenza di tenuta politica per la maggioranza del sindaco Enzo Bianco. Che sembra così tradursi in poca incisività in aula, lì dove l’indirizzo politico dell’amministrazione dovrebbe tramutarsi in numeri e rappresentanza, e dove invece si sono finora registrati passaggi a vuoto e tempi morti.
Il polso tastato fra i corridoi di palazzo degli Elefanti traduce i numeri in umori politici. Convergenti sull’ultima decisione del vicepresidente vicario del Consiglio Sebastiano Arcidiacono: nessuna seduta sarà convocata fino all’anno prossimo, quando la presidente dell’assemblea Francesca Raciti rientrerà in Comune dopo la maternità. «Andare avanti così non è rispettoso nei confronti dei cittadini e verso la dignità dell’organo che rappresentiamo», spiega a MeridioNews Arcidiacono dopo aver fatto recapitare una lettera-invito al sindaco. «Si è convenuto di convocare una conferenza dei capigruppo con la Sua partecipazione – scrive il consigliere d’opposizione rivolgendosi a Bianco – per un confronto politico finalizzato a delineare un percorso che possa assicurare proficua attività al Consiglio».
L’appello segue una conferenza dei capigruppo tenutasi nei giorni scorsi, dove la posizione di Arcidiacono è stata accolta anche dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza. C’è chi, fra i consiglieri di Bianco, ha parlato di «immobilismo» e chi ha asserito di «sentirsi demotivato dal disinteresse dell’amministrazione». Il nodo è dunque tutto politico, come d’altro canto confermano le parole di uno dei fedelissimi del sindaco a MeridioNews, il consigliere Carmelo Sofia. «Il numero legale durante le sedute manca di continuo – ricorda il componente del gruppo Con Bianco per Catania, già intaccato dal passaggio di Alessandro Porto in Forza Italia – bisogna capire che succede». Manca una rotta, quel serrare le fila che possa assicurare un finale consiliatura «sereno» nei limiti del possibile.
Sofia non nasconde che «la maggioranza è sfilacciata anche se credo che, con l’intervento in prima persona del sindaco, tutto si possa risolvere». Se smobilitazione dev’essere, visto che mancano pochi mesi alle elezioni, che almeno si proceda in modo ordinato: «Vogliamo incontrare il sindaco per capire quali sono le priorità – aggiunge Sofia – e riunirci per votare le delibere più importanti».
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