«Un dipendente del Comune di Mascalucia, durante il suo orario di lavoro, porta le buste della spesa di una consigliera comunale del M5s, Agata Montesanto». Il fatto, notato e denunciato dal vicesindaco Fabio Cantarella, ha determinato l’avvio di un procedimento disciplinare a carico dell’impiegato, ma pure la polemica politica tra schieramenti. «Si trovava fuori ufficio perché lavora alla manutenzione. Dovevo fargli delle domande e poi mi ha fatto la gentilezza di aiutarmi con le buste del mercato», si difende Montesanto. Alla quale risponde l’esponente di Noi con Salvini: «Si vergogni».
«Stavo percorrendo corso Michelangelo, nello spostamento tra un ufficio comunale e l’altro – racconta Cantarella – E noto questo dipendente comunale che infila le buste della spesa nell’automobile della consigliera grillina». Il vicesindaco di Mascalucia, che fa parte del movimento leghista di Matteo Salvini, avvicina i due: «Mi hanno guardato spaventati, e ho detto loro che avrei segnalato l’accaduto alla segreteria competente». La questione si è spostata, dopo qualche ora, su Facebook. «La consigliera mi ha attaccato, accusandomi di averla pedinata e di non avere capito che l’atto del dipendente fosse solo una carineria», dice il vicesindaco. L’impiegato dovrà rispondere del suo comportamento di fronte alla commissione disciplinare. «Non avrebbe dovuto trovarsi al di fuori dell’edificio dove lavora senza prima avere timbrato il cartellino per l’uscita – continua Cantarella – Segnalare quello che ho visto è stato solo fare il mio dovere».
Montesanto avrebbe incontrato il dipendente davanti al Comune «dopo avere comprato un po’ di frutta al mercato – scrive lei sul social network – e avere preso il pane». E mentre cominciava a parlargli di un argomento che era stato oggetto di una interrogazione «inizia a piovere e lui, disponibile a rispondere alle mie domande, resosi conto che avevo in mano dei pacchi, e che quindi ero di passaggio, si è offerto di accompagnarmi». L’uomo avrebbe preso in mano i sacchetti solo in un secondo momento. «C’eravamo fermati al coperto, in un atrio, per ripararci dalla pioggia. Lì ho messo giù la spesa», continua Montesanto. Ricevute le risposte volute, «il dipendente si è offerto gentilmente di darmi una mano e abbiamo percorso la strada che ci separava dalla mia automobile». È a quel punto che i due, racconta la consigliera, vengono raggiunti dal vicesindaco.
«Lei – replica Cantarella – deve chiedere spiegazioni ad assessori e dirigenti, non a dipendenti comunali». Quello che il vicesindaco rimprovera all’esponente del M5s è «di essere l’espressione di un movimento che dice di volere fare la rivoluzione mentre invece lei tiene atteggiamenti politici arcaici». Motivo per cui, secondo Cantarella, «dovrebbe vergognarsi. E non solo per la vicenda delle buste della spesa ma pure per non avere segnalato l’assenteismo del dipendente comunale». Contattata da MeridioNews, la consigliera pentastellata ribatte: «L’impiegato si trovava fuori dall’ufficio perché, lavorando al settore manutenzione, sta raramente dietro la scrivania». Riguardo al gesto di portare i pacchi della spesa, invece: «Lo accetterei di nuovo. È un comportamento gentile che credo avrebbe avuto anche il vicesindaco, che ritengo essere una brava persona. Ma sta utilizzando l’accaduto come speculazione politca». Montesanto non ha più incontrato il dipendente comunale dopo quell’episodio: «Mi spiace per lui, che è una persona politicamente indipendente, mentre altri suoi colleghi, schierati, sembrano intoccabili. Lui non merita questa strumentalizzazione».
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