Confcommercio, Imburgia sfida la crisi «Fase di transizione, si batte con idee valide»

L’idea è nata durante una partita di Play Station. «Quella serata resta nella storia. Nessuno era disposto a uscire di casa per andare a comprare da mangiare. È stato allora che abbiamo pensato di realizzare un sito web che organizzasse le consegne di pietanze dai migliori ristoranti a tutta la città». Giovanni Imburgia, 30 anni, giovane ideatore della fortunata startup SocialFood, ricorda così la genesi di un’idea vincente. Era il 2014 quando, durante una partita alla Play Station, lui e i suoi amici si resero conto che a Palermo mancava un servizio di domicilio per i ristoranti di nicchia. A distanza di un anno, da quando Arca (l’incubatore d’impresa dell’Università del capoluogo siciliano) ha sostenuto l’iniziativa, SocialFood è sbarcato a Catania ed è uno dei siti del settore più utilizzato in Italia.

«Se ci fosse stata davvero la crisi – dice a MeridioNews Imburgia, eletto qualche giorno fa presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio – nemmeno la nostra idea avrebbe funzionato. E’ anche vero che io e il mio socio e amico Guglielmo Brino siamo stati tenaci, il periodo è comunque drammatico, soprattutto per i giovani». Per il papà di SocialFood, però, più che di crisi «bisognerebbe parlare di una fase di transizione, un momento di cambiamento al quale se non ti adegui, proponendo idee valide, affondi».

Il nuovo presidente dei giovani di Confcommercio punta soprattutto all’innovazione tecnologica e alle nuove strategie di comunicazione per una crescita produttiva. «Misurerò ogni idea con il consiglio direttivo e con Patrizia Di Dio (presidente di Confcommercio Palermo, ndr) – spiega -. La squadra che si è creata è compatta, per me è fondamentale che il programma da portare avanti sia condiviso. Inoltre sposiamo totalmente le idee della presidente e la assisteremo sulla strada verso gli obiettivi istituzionali e nei progetti di agevolazione alle imprese».

Ad affiancare Imburgia nella sua nuova “sfida” istituzionale sono i vicepresidenti Marco Miceli e Andrea Cerasa, e un consiglio direttivo formato da Stefania Baio, Angelo Cascino, Luca Norato, Roberto Pirrone, Flavia Randazzo, Dario Scalia, Santo Valenti. «Conto di incrementare il gruppo facendo a breve altre nomine – spiega -, ascolterò, comunque, anche chi non ne farà parte. Trovo che sia un privilegio impegnarsi per il bene della comunità. La carica di cui sono investito è solo il primo gradino, non un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso. Dormirò meno, tra il Gruppo e SocialFood, da cui non intendo distrarmi, avrò meno tempo da dedicare a me stesso ma lavorerò con consapevolezza» conclude.

Eugenia Nicolosi

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