La questura di Catania, su indagini del commissariato di Librino, ha denunciato tre manager e dieci cantanti neomelodici per reati connessi, direttamente e indirettamente, al concerto che si è tenuto il 12 ottobre scorso nello storico rione San Cristoforo. L’evento, che secondo quanto appreso da MeridioNews si è svolto in via Fenga nei pressi del tondicello della Playa, si è concluso con fuochi pirotecnici abusivi e una strada chiusa al traffico senza autorizzazioni. Tra il pubblico anche diversi pregiudicati collegati alla criminalità organizzata locale.
La star della serata è stata la cantante Agata Arena, nipote del capomafia Giovanni. La donna nelle ultime settimane era già finita nei guai per affissione abusiva di manifesti pubblicitari e truffa aggravata ai danni dello Stato per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Secondo la procura Arena avrebbe reiterato il reato presentando comunque una nuova domanda.
Oltre a cantanti e organizzatori altre due persone estranee al concerto sono state denunciate per truffa: avrebbero percepito illegalmente il reddito di cittadinanza. Un 41enne è stato invece indagato per vilipendio nei confronti dei carabinieri per avere postato su Facebook espressioni offensive a commento di un post che riguardava un posto di controllo effettuato dai militari. La polizia ha anche eseguito accertamenti amministrativi sull’affissione di poster e manifesti pubblicitari. Manager, neomelodici e agenti – dopo aver provveduto a oscurare i cartelloni abusivi – sono stati multati con sanzioni amministrative.
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