Uscire dalla logica dell’assistenzialismo e andare verso l’inclusione sociale. Lavorando uniti in un coordinamento territoriale contro la povertà fra tutti i soggetti locali coinvolti nella gestione del disagio sociale, ossia i comuni, i sindacati, il terzo settore e la Caritas. A lanciare la proposta la Cisl Palermo-Trapani durante un incontro su Vecchie e nuove povertà, organizzato presso l’ex Noviziato dei Crociferi, a Palermo. Presenti, tra gli altri, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e gli assessori comunali alla Cittadinanza Sociale Agnese Ciulla e alle Attività Produttive Giovanna Marano e il direttore della Caritas diocesana Palermo don Sergio Mattaliano.
«L’assistenzialismo è anche un fenomeno culturale – afferma don Sergio Mattaliano -. La gente non vuole uscire fuori dall’assistenzialismo, vuole essere mantenuta. E alla politica fa comodo mantenere questo sistema. Non si comprende che la vera libertà, anche evangelica è l’autonomia, la persona deve essere libera anche economicamente. A tanti fa comodo – prosegue il direttore della Caritas – che tante persone non facciano nulla, che stiano a casa o nei centri d’accoglienza a non fare niente. Tanti ci speculano sopra, tanti pensano che ci siano chissà quali liste di case da assegnare, ma non è così. Ed è falso che il Comune di Palermo in questi anni non abbia fatto niente: a volte è difficile convincere le persone. È inutile continuare a chiedere case popolari, non ci sono più. Dall’Europa arrivano altre indicazioni. Accompagnare all’autonomia è possibile».
L’obiettivo è «affiancare i comuni, titolari dell’erogazione dei contributi di sostegno – spiega De Luca -, per una presa in carico delle famiglie in difficoltà, sostenendole nel percorso di inclusione sociale, dall’inserimento professionale all’intervento sulla dispersione scolastica fino ai consulti psicologici. Finora purtroppo è mancato un reale coordinamento fra tutti i soggetti che, invece, unendo le forze possono davvero assistere le persone in difficoltà in tutto il loro percorso. Non si tratta più solo del disoccupato o del pensionato al minimo – conclude il segretario Cisl Palermo Trapani -, a vivere in povertà assoluta e a volte anche senza un tetto sopra la testa sono operai in cassa integrazione, famiglie monoreddito, artigiani, commercianti, i nuovi poveri, insomma, che non trovano risposte adeguate dalle istituzioni sia in termini di assistenza sia in termini di rilancio dell’economia che possa sostenerli nel percorso di inclusione sociale».
«È importante – dice il sindaco Orlando – che la Cisl abbia chiamato le amministrazioni di Palermo e Trapani per lavorare insieme a percorsi di accompagnamento all’autonomia per uscire dalla logica degli elenchi delle persone che non hanno la casa o il lavoro, una cosa che a volte diventa fonte di speculazione. Il Comune e’ pronto a fare rete con le organizzazioni sindacali e la società civile».
«Bisogna lavorare insieme – sottolinea anche l’assessore Ciulla – per creare possibilità di sviluppo e occupazione fuori dall’assistenza, perché le persone siano in grado di camminare sulle proprie gambe e in autonomia. Il coordinamento fra gli enti è necessario per una vera programmazione sui fondi comunitari. Ogni persona ha le risorse per andare avanti da sola e le istituzioni devono fare la propria parte. Per il prossimo bando per la morosità incolpevole – annuncia l’assessore – Palermo ha avuto dalla Regione 165 mila euro. Per l’ultimo bando avevamo avuto appena 22 mila euro. A breve faremo il nuovo bando per il contributo al disagio abitativo e sull’accompagnamento all’autonomia abitativa stiamo cambiando i requisiti per cui anche gli adulti con disabilità possono partecipare. Inoltre finalmente sta partendo il Pon Metro, che assegna per questi temi 25 milioni. Per quanto riguarda le nuove graduatorie speriamo di farle entro l’estate. Quelle attuali scadono a giugno».
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