L’avviso per gli inquilini morosi incolpevoli «sarà riaperto la prossima settimana». Ad annunciarlo a MeridioNews è l’assessore alla Cittadinanza sociale Agnese Ciulla, accogliendo così la richiesta del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari che la scorsa settimana, in una lettera rivolta al Comune di Palermo, aveva sollecitato una proroga dei termini. E secondo quanto assicurato dall’assessore, entro questa settimana verrà pubblicata anche la graduatoria definitiva dell’avviso precedente (già prorogato dal 18 maggio al 2 luglio): in totale sono state accolte 11 istanze su 52 presentate per una spesa complessiva di 43 mila euro.
Si tratta di risorse nazionali previste dalla legge 124 del 28 ottobre 2013, ripartiti poi dalla Regione tra le singole provincie nell’Isola. Lo stanziamento sul fondo 2015 ammontava inizialmente a 165 mila e 260,47 euro: sottratte le somme necessarie per coprire la prima tranche dell’avviso, ne rimangono disponibili 122 mila e 194,47 euro. La prossima settimana sarà possibile conoscere i dettagli ma, trattandosi di una riapertura, è assai probabile che i requisiti per partecipare rimangano invariati. Tutte le famiglie che pur in possesso dei titoli necessari non sono riuscite a presentare la richiesta entro luglio stavolta avranno la possibilità di partecipare.
L’avviso pubblico, infatti, si rivolge a tutti coloro che nel tempo subiscono una diminuzione della capacità reddituale in conseguenza della quale non sono più in grado di pagare l’affitto (perdita del lavoro, malattia o invalidità). Una buona notizia per le tante famiglie in difficoltà che sono a rischio sfratto (al momento sono oltre 1300 i nuclei iscritti come morosi incolpevoli nelle liste della Prefettura) anche se il sindacato non cela il proprio rammarico «per il tempo sprecato in questi mesi». Per il responsabile del Sunia Palermo Zaher Darwish, questa norma avrebbe potuto rappresentare una soluzione per tante nuclei familiari e punta il dito contro l’Amministrazione.
«Questo bando doveva rimanere aperto – afferma Darwish – come prevede la normativa nazionale e regionale. Nella lettera inviata la scorsa settimana al Comune, indicavamo la delibera di giunta regionale (D.G.R. n. 253 del 07 ottobre) nella quale si stabilisce inequivocabilmente che il bando non doveva avere scadenza, e rimanere in vigore fino a esaurimento delle risorse. Dal 2 luglio a oggi sono trascorsi almeno due mesi e l’aver negato a tante famiglie la possibilità di partecipare fino a oggi è una responsabilità che devono assumersi dirigenti e assessori. L’emergenza abitativa è aumentata quest’anno di almeno trecento famiglie – conclude – oggi il Comune ci dà ragione, ma in questi mesi tante famiglie sono state sfrattate di fronte a una amministrazione della città incurante dei problemi cittadini».
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