Il Comune di Palermo ancora a caccia di un istituto di credito per la gestione della Tesoreria di Palazzo delle Aquile. Sul sito istituzionale dell’amministrazione è stato pubblicato il nuovo bando per l’affidamento del servizio. La pubblicazione era nel frattempo avvenuta sulla GUCE – Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (la sigla si rifà all’ex Comunità europea) – il 15/11/2016.
Il bando prevede che l’affidamento del servizio, attualmente svolto dalla Banca nazionale del lavoro in regime di proroga – dopo che i cinque avvisi precedenti erano andati deserti – abbia durata quinquennale. L’eventuale rinnovo del contratto avverrà alle medesime condizioni del contratto principale. Sarà utilizzata la procedura del dialogo competitivo, che prevede l’avvio di un confronto con i candidati ammessi per definire le condizioni della gestione della Tesoreria. In questa fase ci sarà un apporto specifico dei candidati, che potranno presentare proposte di modifica del capitolato e dei criteri di aggiudicazione riportati nel bando. Successivamente, i soggetti ammessi saranno invitati a rendere nota la loro offerta. Per presentare le domande c’è tempo fino alle 12 del 16 gennaio 2017.
«La proposta progettuale dovrà riguardare tutte le operazioni inerenti e strettamente connesse alla gestione della riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori, nonché agli adempimenti connessi, previsti dalla legge vigente in materia», si legge nel bando. In particolare, il Comune, il 17/01/2017 alle ore 10 presso all’ufficio Contratti e approvvigionamenti di via San Biagio, procederà in seduta pubblica a verificare le domande di partecipazione pervenute e a chiedere eventuali chiarimenti e integrazioni. La data di prosecuzione delle sedute pubbliche successive alla prima verrà pubblicata di volta in volta sul sito istituzionale. Successivamente, verrà data comunicazione delle ammissioni e delle esclusioni a tutti i candidati in relazione alla documentazione.
Il secondo step prevede che, dopo la verifica delle proposte progettuali pervenute, l’Area Bilancio dell’amministrazione comunicherà l’ammissione alla procedura di dialogo, che si svolgerà con incontri e colloqui separati con i singoli partecipanti. A questi parteciperanno i legali rappresentanti degli operatori ammessi o loro delegati. Durante questa fase di dialogo si potranno discutere tutti gli aspetti dell’appalto. In ogni caso il Comune proseguirà fino ad individuare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze e «potrà, motivatamente, dare atto che nessuna delle soluzioni prospettate ha soddisfatto le proprie esigenze senza che i partecipanti possano reclamare alcun indennizzo o risarcimento». Nello specifico, il dialogo prenderà in considerazione l’impostazione generale degli aspetti da sviluppare nel progetto gestionale, l’economicità, i costi generali dell’intervento e gli altri aspetti generali.
Nella terza fase della procedura gli operatori economici saranno invitati, attraverso procedura negoziata mediante aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a presentare le loro offerte finali sulla base di soluzioni emerse o presentate in fase di dialogo. Il Comune, a questo punto, potrebbe riservarsi di porre a base dell’offerta finale la combinazione dei migliori elementi delle proposte tecniche presentate. Inoltre l’amministrazione si riserva il diritto di integrare e specificare i criteri di valutazione dell’offerta tecnica finale.
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