La nuova giunta Orlando, nata dal rimpasto che ha risollevato la cifra politica all’interno dell’amministrazione palermitana, non ha ancora finito il rodaggio, eppure già si parla di nuovi innesti, complice l’approvazione alla Regione della nuova legge sulla composizione delle giunte comunali. Per il capoluogo, infatti, il numero massimo di assessori consentiti si è alzato da otto a undici, con la possibilità per Leoluca Orlando di assegnare tre nuove poltrone. Un diritto di cui il primo cittadino non sembra intenzionato a volersi privare. «In una città come Palermo con tante esigenze e tante necessità il sindaco e gli assessori vivono in sovraccarico» aveva dichiarato lo stesso Orlando a margine dell’incontro organizzato dall’Asael lo scorso due aprile proprio all’Ars. «Palermo aveva un tetto massimo di sedici assessori – ha detto il sindaco – poi il numero si è assottigliato a otto. Otto che avrebbero comunque farsi carico dei compiti che prima svolgevano in sedici. La legge va nella direzione indicata dalla Anci per tutti i Comuni, perché ci possa essere una presenza politica responsabile che non sovraccarichi di impegni i sindaci e gli assessori».
Avanti così, dunque, ma senza fretta. Anche perché c’è una giunta nuova di zecca per buona parte e in mezzo ci sono le elezioni europee. Elezioni che non vedono tuttavia il sindaco impegnato in prima persona o a supporto di qualche corrente. Cosa, questa, che condizionerà non poco la scelta, visto che in questo modo viene meno l’esigenza di pescare ancora dal calderone della politica per rinsaldare alleanze e suggellare possibili accordi. Ne danno conferma anche dai gruppi consiliari vicini al sindaco, che tuttavia non si fanno troppe illusioni sulla possibilità di spingere forte su nomi da loro segnalati. «Non penso che ci siano elementi tali perché noi possiamo chiedere una rappresentanza in giunta» dice Antonino Sala, capogruppo in sala delle Lapidi di Palermo 2022. Nonostante la compagine possa apporre la propria bandierina sul nome di Fabio Giambrone, che ufficialmente è entrato in giunta in rappresentanza delle liste civiche collegate a Orlando.
Senza l’esigenza di dare troppo ascolto alle alleanze è certo che i tre nomi saranno quelli di uomini i cui requisiti debbano soddisfare il solo Orlando. A tornare in auge potrebbero essere allora i famosi tecnici, tra cui potrebbe finire anche qualcuno degli assessori che si sono fatti da parte nel recentissimo passato per consentire il varo della nuova giunta. E se le possibilità di rivedere sulla sua poltrona Emilio Arcuri sembrerebbero essere molto basse, a restare alte sono le quotazioni dell’altro ex vicesindaco e fedelissimo di Orlando, Sergio Marino. Marino, che parrebbe essere disponibile a tornare in campo, potrebbe riprendersi il settore dell’ambiente per portare a termine il lavoro iniziato per la risoluzione della questione relativa al risanamento della Rap. Per il resto le bocche restano cucite e le indiscrezioni solo velate. Il totonomine è appena partito, con deleghe importanti rimaste in carico al sindaco che potrebbero essere riassegnate, come quella allo Sport e al Turismo, o carichi di lavoro che potrebbero venire divisi. E non sono da escludere le sorprese.
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