Lunedì arriva nell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti il rendiconto 2014 del Comune di Catania, con oltre sei mesi di ritardo. Il consuntivo finanziario era atteso dai consiglieri nel mese di aprile «anche perché la scadenza per la presentazione al ministero degli Interni era fissata al 31 maggio scorso», precisa il leader di Area popolare Manlio Messina. Che attacca: «Il conto però è arrivato al vaglio della commissione permanente di riferimento soltanto qualche settimana fa, in un clima di urgenza». La necessità di approvare in fretta il bilancio comunale deriva «dal fatto che se il consiglio non vota favorevolmente il consuntivo, per legge il Ministero può sospendere i pagamenti al Comune», continua l’esponente di centro-destra.
«Non capisco però perché la giunta, che conosce bene i termini di legge e le scadenze cronologiche in merito, se ne sia fregata dei rallentamenti e delle eventuali conseguenze che ricadrebbero sulla mancata erogazione degli stipendi ai dipendenti comunali», afferma Messina. Per il consigliere il ritardo nella presentazione del documento finanziario al senato cittadino è da imputare a una effettiva difficoltà nel redigerlo. Alla base della fatica ci sarebbero «problemi di riequilibrio della quota Iva applicata ad alcune aziende partecipate e un debito di oltre 20 milioni di euro che il Comune detiene con la ditta Sidra e per il quale – prosegue Messina – l’amministrazione sta tentando una conciliazione».
«La giunta di Enzo Bianco non può però fare pagare i suoi ritardi ai consiglieri comunali che hanno avuto troppo poco tempo per studiare le carte», dichiara Messina. Che preannuncia la linea dell’opposizione per lunedì: «Visti i dubbi che nutriamo o voteremo no oppure abbandoneremo l’aula». A esprimere perplessità nei confronti del bilancio 2014 è anche il Movimento Cinque Stelle che, attraverso gli esponenti Nunzia Catalfo, Mario Michele Giarrusso e Giulia Grillo, ha formalizzato una richiesta di accesso agli atti. Nonostante l’assessorato al Patrimonio abbia già incassato sul bilancio il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti. «Abbiamo deciso così perché l’iter è stato troppo travagliato e vorremmo approfondire quali spese sostenute siano state in eccesso e in quale settore», dichiara a MeridioNews il senatore Giarrusso. Che aggiunge: «Dopo avere preso visione delle varie voci ci esprimeremo più dettagliatamente».
A spiegare quali sono i punti critici del bilancio è il consigliere comunale del Partito democratico Niccolò Notarbartolo. «Sul consuntivo pesano diversi debiti fuori bilancio, le risultanze di alcune partecipate e il credito dell’imposta Iva che il Comune vanta dall’Azienda metropolitana trasporti etnea», sostiene l’esponente della maggioranza, nonché vicepresidente della commissione Bilancio. Che precisa come sulle casse comunali inciderebbe parecchio la mancata erogazione di contributi da parte dello Stato: «Perché – conclude – attendiamo circa 64 milioni di euro da Roma a fronte di un conto comunale che segna la cifra di meno 180 milioni».
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