Mancano meno di 24 ore alla presentazione della nuova giunta Orlando. Il rimpasto, o meglio, il «rilancio dell’azione politica dell’amministrazione» tanto richiesto dalle varie forze di maggioranza trova finalmente la sua concretizzazione. Pronti dunque i nomi che sostituiranno gli assessori o parte di loro. Sicuro partente è Andrea Cusumano. Terminato il compito arduo di gestire la preparazione, prima, e gli eventi, poi, legati allo sfolgorante 2018, in cui Palermo è stata insieme capitale della Cultura e città ospitante della biennale itinerante di arte moderna Manifesta, l’ormai ex numero uno di palazzo Ziino ha già da tempo annunciato la propria uscita di scena.
Un addio voluto, non dettato, dice Cusumano, così come volute potrebbero essere diverse partenze dalla giunta. «Qualcuno scappa», si era lasciato sfuggire il sindaco Orlando in occasione della conferenza stampa per la presentazione della nuova agenzia della casa a chi gli chiedeva notizie sul rimpasto. Conferenza in cui il mattatore era stato l’assessore Giuseppe Mattina, uno di quelli su cui Orlando ha più puntato e con cui sono stati fatti grandi progetti a lunga scadenza. Non ci sarebbe da meravigliarsi in caso di una sua riconferma, anzi pare che lo stesso primo cittadino abbia spinto perché rimanesse al proprio posto, più che mai delicato, con la delega alla Cittadinanza sociale.
Tra quelli che, a malincuore potrebbero invece cedere il passo c’è l’assessore al Bilancio, Gentile, chiamato a compiere veri e propri salti mortali negli ultimi mesi, specie dopo la battaglia intrapresa con i revisori interni del Comune, ma il suo profilo, estremamente tecnico, nonostante piaccia a molte anime della maggioranza, potrebbe essere sacrificabile in luogo di una nomina politica. Di sicuro Sergio Marino perderà quanto meno la carica di vice sindaco, che dovrebbe finire sulle spalle di Fabio Giambrone, qualora il braccio destro di Orlando entrasse in giunta come espressione delle liste civiche che hanno sostenuto l’elezione del sindaco.
Tanti sono i nomi che si inseguono per gli altri posti: Giusto Catania potrebbe tornare alla mobilità, Chinnici – Pd permettendo – dovrebbe prendere una poltrona, ma non è il caso di lanciarsi in previsioni troppo specifiche, visto che, nel momento storico attuale, con Orlando all’ultima possibilità di sindacatura, in tanti temono che accettare un incarico possa significare bruciarsi da un punto di vista politico.
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