Il Comune dichiara guerra ai vandali In 158 scuole arrivano le telecamere

Il Comune di Palermo dichiara guerra a vandali e ladri che devastano scuole e asili nido del capoluogo. Negli ultimi anni il numero di raid negli istituti ha mostrato un’impennata inquietante con allagamenti, incendi, colla nei lucchetti, furti di computer, scritte spray sui muri, banchi e lavagne danneggiati, finestre frantumate a sassate. Entrano di notte o durante le vacanze approfittando dei buchi nella vigilanza, spaccano tutto o prendono quello che vogliono e vanno via impuniti. Per fermare l’escalation la giunta Orlando ha aperto un mutuo di 4 milioni e avviato una gara, vinta dalla Fastweb, per la progettazione e l’installazione di impianti antintrusione e di videosorveglianza in 158 fra scuole e asili nido.

Il piano è stato presentato dal vicesindaco, Emilio Arcuri, e dall’assessore alla Scuola, Barbara Evola. Si tratta solo di una prima tranche di interventi. Con un secondo appalto si spera di arrivare a coprire un totale di 280 plessi scolastici, magari sfruttando le economie di questo primo bando, visto che la Fastweb ha presentato un ribasso d’asta del 25,9 per cento e fatto risparmiare a piazza Pretoria più di un milione sul mutuo iniziale. La spesa finale, infatti, ammonta a 2,8 milioni, dei quali 1,56 milioni per i lavori, 65mila euro per gli oneri di sicurezza, 64mila per la progettazione esecutiva e ulteriori 1,18 milioni a disposizione dell’amministrazione comunale per la manutenzione.

Fastweb installerà una rete radio garantita per sette anni e in grado di sfruttare le frequenze militari libere. In questo modo le scuole non dovranno pagare i canoni di trasmissione delle immagini e dei segnali. Inoltre, per non disturbare gli apparati che operano nella banda liberalizzata dei 5 gigahertz, verranno montati apparati a 17 gigahertz. Le videocamere saranno collegate 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, a un centro di assistenza e ad uno di monitoraggio. Le immagini saranno registrate e inviate in automatico agli operatori comunali e a forze dell’ordine e polizia municipale, rendendo così superfluo qualsiasi tentativo di oscuramento o danneggiamento da parte degli intrusi. La rete delle scuole, inoltre, sarà di proprietà del Comune, che potrà sfruttarla come una sorta di smart grid per altri servizi, come le videoconferenze o i controlli sui consumi elettrici e termici delle scuole a caccia di eventuali sprechi.

I lavori dureranno sei mesi, cinque giorni per ogni scuola. Si darà priorità a 104 istituti particolarmente bersagliati, come la Falcone, la De Amicis, la Puglisi o l’asilo nido Peter Pan. Si passerà poi ad altre 54 scuole divise fra piccole, medie e grandi. «Non c’è settimana senza che registriamo un atto vandalico – spiega Arcuri -. Alla De Amicis hanno portato via 28 rubinetti e 22 coppie di porte approfittando del weekend. Abbiamo dovuto mettere di guardia i vigili ma non è pensabile farlo per tutte le scuole di Palermo».

Quanto sia capillare e generalizzato il fenomeno del vandalismo nelle scuole lo spiega l’assessore Evola: «Ci sono scuole storicamente prese di mira, altre oggetto delle bravate dei ragazzi, altre ancora, come l’asilo nido Peter Pan, a Borgo Nuovo, dove abbiamo registrato la volontà di occupare e lottizzare gli spazi. Un fenomeno trasversale i cui costi vanno ben oltre i fondi a disposizione per la semplice manutenzione. La Garzilli, per dirne una, ha perso tutte le attrezzature, si sono portati pure la macchinetta del caffè. Al Palagonia ci sono stati furti di pannolini e omogeneizzati. In alcuni casi, purtroppo, ci sono state fughe di informazioni interne. In una scuola i computer nuovi sono stati rubati, ritrovati, e rubati una seconda volta nonostante fossero stati nascosti e chiusi a chiave in un’altra stanza. Vuol dire che qualcuno ha informato i ladri, che sono andati a colpo sicuro. In questo senso il lavoro nei quartieri, con le famiglie, è un deterrente indispensabile». 

«È molto importante – commenta il sindaco Leoluca Orlando – che l’amministrazione si sia dotata di questi strumenti contro i gravi atti di vandalismo che si sono verificati nelle ultime settimane. Noi siamo intervenuti prontamente per tutelare le scuole e le strutture pubbliche, ma chiediamo anche l’aiuto e la collaborazione dei cittadini. Chi devasta una scuola compie, innanzitutto, un atto contro la città e contro se stesso, perché è un bene di tutti. Gli strumenti per la sicurezza sono importanti ma, accanto a questi, occorre la creazione di una cultura della legalità e del rispetto dei beni comuni». 

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