Più di un terzo del bilancio verrà ‘inghiottito’ dal personale: 35 per cento per i 10 mila dipendenti del Comune di Palermo e il 30 per cento per i dipendenti delle società collegate allo stesso Comune.
Questo è l’aspetto macroscopico che emerge dalla lettura dei documenti finanziari del Comune del capoluogo dell’Isola. I due dati fanno riflettere. Ben 280 milioni di euro circa voleranno via per pagare i circa 10 mila dipendenti dell’amministrazione comunale.
Poi ci sono 347 milioni di euro per le società collegate allo stesso Comune. Di questi fondi, il 65 per cento e forse più servirà peer pagare il personale (ovviamente delle società collegate). A conti fatti, si può affermare che oltre il 65 per cento del bilancio del Comune di Palermo viene utilizzato per pagare il personale.
Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato anche la manovra di assestamento di bilancio che attiva risorse finanziarie pari a 665 milioni di euro circa. Si prevedono interventi strutturali in diversi settori e in diverse aree della città, dalle periferia al Centro storico. Tante le fonti di finanziamento: Fas (Fondi per le aree sottoutilizzzate), risorse ex Gescal, fondi europei (Pon e Fesr) e altri canali di finanziamento.
Sulla manova giudizi positivi e negativi.
Positivo il commento di Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale: Così facendo – dice – si tenta di rilanciare leconomia cittadina, migliorando la qualità della vita e dei servizi: si pensi al rifacimento di impianti fognari, di piazze, del sistema di illuminazione, fino alla creazione di parcheggi, al recupero di aree industriali dismesse e via continuando.
La manovra – aggiunge Nadia Spallitta – crea anche contestualmente occasioni di lavoro: penso alle maestranze ed alle professionalità che potranno trovare occupazione in occasione delle realizzazioni delle opere pubbliche che finalmente lAmministrazione, con una scelta lungimirante, condivisa dalla maggioranza del Consiglio comunale.
Approvati dallassemblea di Sala delle Lapidi dieci e più emendamenti, che gravano sullanno in corso, il 2012, del valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro, presentati per lo più dalle forze di opposizione, ma condivisi in buona parte da tutto il centrosinistra (400 mila euro per interventi nel settore sociale, 200 mila euro circa per interventi nel settore sportivo). Anche se non è condivisibile – precisa ancora Nadia Spallitta – lindividuazione di specifici Enti che saranno destinatari di queste risorse.
Sono stati altresì approvati alcuni emendamenti di importi non rilevanti, ma che hanno un forte valore simbolico, e segnano, per molti aspetti, il processo di cambiamento culturale che la città sta vivendo. In particolare, per la prima volta, il Consiglio comunale, su proposta della Stessa Spallitta e di Antonella Monastra, ha deciso di supportare con diecimila euro la manifestazione del Gay Pride. Sulla rilevanza culturale di questa manifestazione si è espresso in più occasioni anche il Sindaco, Leoluca Orlando. Altri 50 mila euro sono stati stanziati per iniziative contro la violenza sulle donne.
Il sì dellaula è arrivato anche per un intervento di 150 mila euro per il trasporto dei disabili (voluto da un foto gruppo di consiglieri comunali con in testa Paolo Caracausi e la stessa Spallitta).
Di tenore molto diverso le dichiarazioni di Riccardo Nuti, portavoce del Movimento 5 Stelle di Palermo. In una città come Palermo, con questi consiglieri comunali e con questi partiti – dice Muti – quando maggioranza e opposizione sono entrambe soddisfatte dell’assestamento di bilancio vuol dire che si sono spartite la torta”. (a destra, Riccardo Nuti)
In questa manovra di assestamento di bilancio, della quale tutti vanno fieri, secondo il Movimento 5 Stelle ci sono delle voci che, ad uno sguardo neanche troppo approfondito, risultano assurde.
Ingiustificabile – insiste Nuti – che la spesa più grossa, in una città in serie difficoltà su tanti aspetti, sia quella per l’ Ufficio di Presidenza, ben 340 mila di euro. Paradossale anche che i 100 mila euro destinati ai teatri privati per gli spettacoli di Natale non verranno gestiti dall’ assessorato, ma dalla Presidenza. Per non parlare delle varie spartizioni su richiesta, come i fondi per il sociale (400 mila euro) e lo sport (200 mila euro) con già l’individuazione degli enti che ne dovranno beneficiare, senza dimenticare i 100 mila euro per riparare delle colonnine dei taxi che nel 2012 con gli attuali mezzi a disposizione non trovano motivo di esistere.
Altra operazione a dir poco strana, segnalata dal Movimento di Grillo: 50 mila euro per la mobilità dolce. Si chiede e chiede Nuti: “A che servono le rastrelliere se non vengono minimamente fatte rispettare le poche piste ciclabili esistenti e se non c’è una vera rete di piste ciclabili?”.
È inutile giocare sempre con gli stessi soldi come se fossero nuove risorse, denuncia il M5S di Palermo. Ad esempio, i 59 milioni di euro di fondi Fas per la discarica di Bellolampo, utili per creare la sesta vasca, erano già stati trovati anni fa durante lamministrazione di Diego Cammarata e questa primavera erano stati annunciati dal Commissario Latella.
Poi Nuti mette il dito sulla piaga: Rimane il problema della maggiore voce dl bilancio, il 70 per cento de fondi disponibili è destinato al pagamento del personale. A questo, poi, vanno sommati i debiti fuori bilancio che molti fanno finta di non vedere.
Positive – conclude il portavoce del Movimento – le voci relative al sostegno del Gay Pride, al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne, al trasporto per i disabili, ma anche per questo occorrerà massima trasparenza, altrimenti il rischio è di ottenere dei fondi senza poi motivarne dettagliatamente e pubblicamente lutilizzo, pratica molto nota all’interno del Consiglio comunale con i famosi “progettini”.
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