Riqualificazione e partecipazione dal basso. Sono questi gli ingredienti dell’iniziativa di democrazia partecipata – prevista da una specifica legge regionale – resa nota sul sito del Comune di Catania. Il sindaco Enzo Bianco, infatti, ha deciso di fare un regalo di Natale ai catanesi e chiede loro un consiglio. Nonostante la decisione del primo cittadino etneo sia determinata dalla Regione Siciliana. La quale prescrive a tutti gli enti di «destinare il due per cento delle somme trasferite a forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune», si legge in una nota ufficiale. Ragion per cui Palazzo degli elefanti chiede ai residenti di fargli sapere via mail quale, tra i sei interventi proposti, sembra più urgente. Tempo per scegliere circa dieci giorni. Infatti, i suggerimenti dei catanesi dovranno pervenire entro le 12 del 27 dicembre.
In lizza c’è la riqualificazione del Bastione degli infetti-Torre del Vescovo. Il bene – che non è nuovo alle classifiche poiché ha scalato per ben due volte consecutive quella nazionale Fai intitolata I luoghi del cuore – è gestito da 16 anni in maniera volontaria dal comitato popolare Antico corso. Che nell’ultimo anno ha aperto un dialogo con l’amministrazione comunale e la Fabbrica del decoro per individuare eventuali azioni da intraprendere per valorizzare il sito. «Ma di questa iniziativa non siamo affatto a conoscenza», ammette il presidente del gruppo Salvatore Castro. «È una gran bella idea, peccato che non ci sia stata comunicata altrimenti avremmo iniziato da tempo una campagna per convincere i catanesi a votare il Bastione degli infetti», conclude il volontario.
A seguire, nella lista stilata dal Comune ci sono: il restyling del parco Giovanni Lizzio di via Antonino Caracciolo, l’acquisto di new jersey, transenne o guardrail per la sicurezza stradale, il ripristino o la sistemazione di piante, fioriere, cestini e panchine. E ancora, l’installazione di giochi nei parchi o la ristrutturazione dei campi sportivi Velletri (a Picanello) e Seminara (a Canalicchio).
«Nel primo servirebbe il manto erboso perché è rimasto il fango, nel secondo andrebbero sistemati gli spogliatoi», dice il vicepresidente della seconda municipalità Alessandro Campisi. Che non comprende però il motivo della mancata comunicazione dell’iniziativa da parte dell’amministrazione al Consiglio della circoscrizione. «Magari è stato avvertito il presidente, di sicuro però – continua – avremmo potuto dare una mano a diffondere con anticipo la notizia». Secondo il consigliere di quartiere entrambe le strutture sportive sono molto frequentate dalle squadre di calcio sia di Picanello che di Canalicchio. «È da tempo che chiediamo di rivalutarle», conclude.
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