Comunali, cercasi sindaco per il Movimento 5 stelle Si ragiona su un professionista. «Prima le Politiche»

Si entrerà nel vivo della questione dopo il 4 marzo, e pazienza se qualcuno degli avversari si è già portato avanti con il lavoro. In ogni caso, dalle parti del Movimento 5 stelle di Catania, quasi nessuno si nasconde che le prossime Amministrative dovranno essere quelle della svolta. Un partito che alle ultime Regionali in città ha superato – doppiando Pd e Forza Italia – il 28 per cento, dovrà per forza schiodarsi dal 3 per cento della candidata del 2013 Lidia Adorno. Il valore delle due consultazioni non è perfettamente sovrapponibile, certo, ma da quel flop è passata, politicamente, un’era geologica. Anche per questo in primavera sarà vietato sbagliare, invertendo quella sensazione di scarsa presenza grillina sul piano del governo cittadino che circola negli ambienti della politica. 

«Le Amministrative non sono elezioni facili, ma noi sul territorio ci siamo e con la gente stiamo scrivendo il programma», commenta a MeridioNews la senatrice del M5s Nunzia Catalfo. Proprio la sua prossima performance alle Politiche sarà fra le osservate speciali, essendo candidata all’uninominale al Senato nel collegio catanese, da sfidante di Valeria Sudano per il centrosinistra e Raffaele Stancanelli per il centrodestra, i più accreditati dai sondaggi. Da monitorare poi anche la prova di Laura Paxia, l’imprenditrice lanciata all’uninominale per la Camera sempre su Catania città, contro Manlio Messina per il centrodestra e Giuseppe Berretta per il centrosinistra, oltre ai candidati delle liste minori. Al ragionamento si aggiunge la deputata regionale Angela Foti, anche lei ormai veterana del Movimento: «Le Politiche sono un test, pensiamo di avere una grossa risposta anche su Catania – dice a MeridioNews – dopodiché tutto sarà più chiaro anche in ottica Comunali». 

A preparare il terreno dovrebbero pensarci i gruppi di lavoro già costituiti dalle parti di via Filocomo, dove ha sede il meet up catanese. «I temi che abbiamo individuato sono urbanistica, trasporti, piano di azione sostenibile, lotta alla povertà e sport assieme al recupero degli impianti – spiega Foti – su queste cose vogliamo dare a Catania le risposte che i vecchi partiti non sono riusciti a dare». «Prima vengono i programmi, poi i nomi», le fa eco Catalfo, lasciando aperta ogni ipotesi anche sulle possibili modalità di scelta del candidato sindaco che ancora non c’è. Da una parte c’è il modello delle Comunarie online di Palermo; dall’altra una scelta politica, su un nome indicato senza consultazioni dirette da stato maggiore e attivisti del Movimento. 

La bilancia al momento sembra pendere più verso questa seconda opzione, in linea con la strategia dei grillini sui collegi uninominali alle Politiche: candidature in gran parte di nomi esterni al partito, indicate direttamente da Luigi Di Maio. «Schieriamo persone di buona volontà, eccellenze cui abbiamo aperto le porte del Movimento», così li aveva presentati l’aspirante premier. «Dopo un buon risultato il 4 marzo magari qualcuno uscirà dalla paura, alimentata dagli altri partiti, di farsi vedere accanto a noi», aggiunge Angela Foti, ritornando su Catania. Ballerebbe così per la candidatura di un professionista conosciuto in città e finora non apertamente allineatosi ai pentastellati. Scelta utile a cercare la seduzione di fette d’elettorato ancora distanti dai grillini, soprattutto nel capoluogo etneo. «Le new entry ci saranno per forza, d’altronde per noi a Catania è tutto nuovo», ammette la deputata acese. 

Un nome sussurrato nelle scorse settimane, dall’area vicina all’ex candidato governatore Giancarlo Cancelleri, era stato l’ex giornalista di Telejonica Antonello Zitelli. Di lui si era parlato anche per un posto alle Politche, ma qualcosa è andato storto e in un video, dopo la presentazione delle liste, Zitelli aveva svelato di aver solo interpretato il ruolo di «giornalista intruso» nelle Parlamentarie dei 5 stelle segnate dalle polemiche sulla trasparenza delle procedure online

Angela Foti comunque non teme l’eventuale partenza ritardata del Movimento rispetto a chi è già in partita – come il sindaco uscente Enzo Bianco o il civico Emiliano Abramo – o quasi – come l’eurodeputato Salvo Pogliese per il centrodestra: «Manca forse qualche titolo di giornale, un po’ di gossip politico – riflette Foti – ma siamo un movimento nazionale e le Politiche sono priorità, tenendo comunque il contatto con il territorio». 

Sempre dalle Politiche dipenderanno le mosse in chiave Comunali dei nomi di punta del Movimento, come il senatore Mario Giarrusso, da tempo accostato alla corsa per la sindacatura. Ma anche Giulia Grillo, deputata uscente in campo nel collegio di Acireale alla Camera, e la stessa senatrice Catalfo sono personalità ben radicate. Chi non sarà eletto in Parlamento potrebbe rientrare in pista per palazzo degli Elefanti. «Chi invece andrà a Roma non sarà della partita – conclude Foti – non sarebbe serio lasciare l’incarico subito dopo essere eletti, non rientra nella nostra visione». 

Francesco Vasta

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