«Numeri netti, plebiscitari, con uno sfondamento oltre il 60 per cento anche per la coalizione». Non nasconde la soddisfazione Giancarlo Cancelleri, salito da poco sul carro del centrodestra che vede vincitore a Catania il proprio candidato, Enrico Trantino. L’ex M5s transitato in Forza Italia non tarda a girare il coltello nella piaga di un risultato affatto entusiasmante degli ex compagni pentastellati: «È vero che le amministrative sono sempre state il tallone d’Achille del movimento, ma il radicamento sul territori aveva regalato qualche sindaco e tanti consiglieri comunali – commenta – Questa volta invece restano fuori da tutto, a Catania addirittura pare abbiamo difficoltà a raggiungere l’elementare cinque per cento».
Cancelleri, che sperava in una deroga al doppio mandato nazionale grillino per candidarsi proprio come primo cittadino nel capoluogo etneo, oggi si prende la rivincita: «Chi cestina la classe dirigente che ha costruito questo movimento – dice, riferendosi a se stesso – alla fine ha questi risultati, ma non voglio più sparare sulla croce rossa». Sul domani, rivolge a Trantino la lista delle priorità per Catania: «Rifiuti, sicurezza e le infrastrutture a me care – conclude – Meno auto, più metro, piste ciclabili e mezzi pubblici da poter prendere con comodità».
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