Sono cinque i candidati a sindaco ad Adrano. Cinque le liste per il Consiglio comunale e 22 gli assessori designati. Il centrodestra si è schierato con il centrista Carmelo Pellegriti. In corsa c’è anche Fabio Mancuso, in passato esponente del Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo. L’asse Pd-M5S punta su Vincenzo Calambrogio ma in campo ci sono anche i civici Agatino Perni e Gaetano Birtolo. Di seguito le domande e le risposte dei candidati a MeridioNews. Tre gli assenti dai quali non abbiamo avuto riscontro.
GAETANO BIRTOLO
Perché si è candidato sindaco?
«Mi sono candidato sindaco per amore verso la mia città condannata negli ultimi anni ad un lento ed inesorabile declino».
Qual è la ricetta per salvare Adrano?
«Rinforzare la legalità e maggiore determinazione nelle decisioni da adottare».
Il primo punto del suo programma che vorrebbe attuare se verrà eletto sindaco.
«Ambiente e politica economica del territorio».
AGATINO PERNI
Perché si è candidato sindaco?
«Mi candido per dare risposte certe alla mia città. Città che per troppo tempo è stata abbandonata a se stessa, al degrado e all’incuria. Mi candido per offrirle trasparenza e programmi certi. Sono stanco di vederla illusa e depredata».
Il primo punto del suo programma che vorrebbe attuare se verrà eletto sindaco.
«Sono molteplici a dire il vero, ma principalmente voglio una città pulita e sicura. Devono sparire le discariche a cielo aperto e dobbiamo porre un freno al fenomeno degenerativo del randagismo. Ma ho a cuore tantissimo lo sviluppo economico della mia città che deve incentivare e favorire la nascita di nuove attività commerciali, siti produttivi e generare rete, tra le imprese esistenti, per lo sviluppo agricolo che deve tornare ad essere il volano della nostra ripresa economica».
Cosa può fare la politica, e lei se eletto sindaco, per contrastare l’ingombrante presenza mafioso nel territorio di Adrano?
«La politica, collaborando con le istituzioni, può fare molto. Conosco profondamente il territorio e comprendo l’esigenza di ripristinare i presidi di legalità. È una città che reclama aiuto ha bisogno di un sindaco coraggioso che non si faccia intimorire e affronti a testa alta tutta le insidie che si presentano per ristabilire ordine, sicurezza e senso civico».
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