Come ritrovare equilibrio nei momenti di difficoltà

Partiamo da una riflessione scontata, ma necessaria. La bussola è costituita da un quadrante nel quale sono indicati 4 punti di riferimento ben precisi (i
punti cardinali): Nord, Sud, Est e Ovest. Inoltre, è presente anche un ago calamitato girevole
che si dirige sempre verso un punto fisso
. Infatti, quando un esploratore si perde, avere con sé una bussola può aiutarlo a ritrovare la giusta
rotta. Immaginiamo adesso il percorso tortuoso dell’esploratore come una fase del nostro percorso di
vita. 

Quando si attraversa un momento di grande difficoltà e confusione nella propria vita spesso si
tende a cercare la soluzione al problema attraverso fattori esterni
; per esempio, speriamo che le
cose si risolvano da sole o che gli altri le risolvano al posto nostro, compriamo tanti oggetti con la
speranza che possano farci sentire più completi, ci lamentiamo mostrandoci vittime di ciò che ci è
capitato pensando che questo giustificherà il fatto di non riuscire a risolvere una determinata
situazione. L’unica percezione che si ha in quei momenti, tornando all’immagine della bussola, è solo quella
dell’ago impazzito che gira su se stesso senza fermarsi, senza riconoscere nessuna via “d’uscita”. 

La sensazione infatti è proprio quella di aver perso totalmente il controllo. 

Ma la domanda è: il controllo rispetto a cosa? Forse ti stai concentrando su troppe cose e non riesci a gestire tutto perché non è chiaro cosa sia
quel tutto; ma nella realtà non esiste nessun punto verso cui dirigersi se quel punto non è di per
sé ben definito. Quindi, l’unico modo per fermare quell’ago impazzito è quello di porsi due semplici domande: 

Quali sono i tuoi punti di riferimento in relazione agli altri? 

Per esempio: l’amore per la tua famiglia, voler far stare bene le persone che ami, ecc… 

Quali sono i tuoi punti di forza /di riferimento in relazione a te? 

Per esempio: la tua capacità di osservare, la tua abilità nel risolvere i problemi, la tua grinta, la tua
determinazione, ecc…

Una volta definiti i tuoi punti di riferimento, ti renderai conto che forse non hai del tutto perso la
bussola, ma stai semplicemente indirizzando la tua attenzione su elementi esterni a te, elementi
che sono al di fuori del tuo controllo, senza considerare che le risposte alle soluzioni che cerchi
fanno già parte di te. Ecco, adesso quell’ago impazzito sembra rallentare la sua corsa. Respira. Considerando che un percorso si costruisce tenendo conto di alcuni punti da seguire e
raggiungere, possiamo quindi dire che davanti a te c’è già una strada. 

Da dove iniziare? 

Un passo alla volta. 

1. Osserva con calma e fiducia la situazione attuale in cui ti trovi. 

2. Crea una strategia per risolvere il momento di difficoltà in cui ti trovi grazie ai tuoi punti
di forza. 

3. Mettici la grinta che ti ha contraddistinto nei momenti difficili che hai già affrontato. 

La famiglia e l’affetto per le persone a cui tieni (come abbiamo visto nell’esempio dei punti di
riferimento in relazione agli altri) saranno un carburante in più, ma le capacità sono già dentro di
te. 

«C’è qualcosa in ognuno di noi che ci guida e ci orienta nella vita.
Una bussola interiore che ci spinge a seguire la nostra strada e a trovare il nostro posto nel
mondo.
Seguila e goditi le tue scelte e sarà incredibile scoprire quanto lontano puoi arrivare». (A. J.) 

Se vuoi approfondire l’argomento o per qualsiasi altra domanda scrivi a:
susannamineomentalcoach@gmail.com

Susanna Mineo

Recent Posts

Casteldaccia, i contorni di una strage evitabile

«L'ho incontrato due giorni fa e gli ho chiesto "perché non ti ritiri e te…

2 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, parla operaio sopravvissuto: «Sentito i colleghi gridare»

«All'improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l'allarme. Mi sento…

13 ore ago

Strage Casteldaccia, il comandante dei vigili del fuoco: «Con le precauzioni, non avremmo cinque morti»

«Se fossero state prese tutte le precauzioni non avremmo avuto cinque morti». Risponde solo la…

13 ore ago

Strage Casteldaccia, i cinque operai morti uno dietro l’altro calandosi nel tombino

Sarebbero morti uno dietro l'altro i cinque operai, calandosi in un tombino dell'impianto fognario. È…

14 ore ago

Strage sul lavoro a Casteldaccia, i cinque operai morti soffocati per intossicazione. A dare l’allarme un sopravvissuto

Sarebbero morti per intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento…

15 ore ago

Cinque operai morti e un ferito grave nel Palermitano: stavano facendo lavori fognari

Il bilancio è di cinque operai morti e un ferito grave. Secondo una prima ricostruzione,…

16 ore ago