Era il 27 giugno quando l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri aveva incontrato tecnici e Rup per definire i tempi di ultimazione dei lavori del collettore fognario Sturzo-Roma/Guardione e già allora le idee erano molto chiare: deadline il 31 ottobre per scongiurare il rischio di avere una delle vie principali della città tagliata a metà anche nel periodo natalizio, con conseguenti danni oltre che alla circolazione, anche per le imprese a pochi passi da piazza Castelnuovo e dalla zona già danneggiata dal cantiere dell’anello ferroviario di via Emerico Amari. Puntualmente, tuttavia, i tempi sono stati superati, le promesse disattese ed ecco spuntare un’ordinanza che proroga la fine dei lavori al 31 marzo 2019.
E dire che nell’occasione dell’incontro di giugno il Rup aveva garantito che pur di rispettare le scadenze i lavori si sarebbero articolati, se necessario, su più turni giornalieri e anche nei giorni prefestivi e festivi. Intanto i residenti e i commercianti temono che si tratti di un secondo caso via Amari, dove dopo circa quattro anni si è ormai perso il conto delle proroghe al cantiere, che allo stato attuale non vanta neanche un centimetro di strada ferrata posizionato.
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