«Nel sopralluogo del nove gennaio scorso abbiamo comunicato quali sono le cose da smaltire, per la maggior parte vecchi lavori e documenti ormai inutili. Quelli utili ci verranno consegnati alla fine del trasloco». Giuseppe Sciuto, preside del liceo M. Lazzaro di Catania, ovvero l’ex Istituto d’Arte, non ha commenti da fare sulla vicenda dei documenti dell’istituto d’Arte sparsi per via Gesuiti. La scorsa settimana infatti, la via che costeggia l’ex collegio era piena di fogli volanti. «Si trattava di materiale didattico e di segreteria dell’istituto d’Arte», ci scrisse la nostra lettrice Tiziana, inviando anche delle fotografie. Fatture e materiale scolastico pieno di dati sensibili. Forse si è trattato di materiale perso nel corso del trasloco, che come promesso nel corso del tavolo tecnico di dicembre si sarebbe dovuto concludere a gennaio?
«Il trasloco non è ancora iniziato», ci dice Nunziatina Spatafora, dirigente provinciale al patrimonio. Il suo ufficio sta coordinando il trasloco del materiale all’interno del collegio, nel quale da più di due anni sono presenti tonnellate di materiale scolastico, e di cui è stata incaricata la Pubbliservizi, società partecipata della provincia. La dirigente non riesce proprio a spiegarsi il perché di quei fogli in strada «forse si è trattato di un atto vandalico: qualcuno è entrato nell’ex collegio, ha prelevato dei documenti e li ha buttati in strada. In ogni caso nel corso di un nuovo sopralluogo che abbiamo fatto il 30 gennaio, sulla strada non c’erano fogli» commenta.
Non ci sono ancora date certe per l’inizio del trasloco, poiché la Pubbliservizi «si sta ancora occupando di impacchettare i documenti che sono stati destinati al salvataggio», commenta la dottoressa Spatafora, che rassicura: appena i lavori di imballaggio verranno completati, il trasloco verrà effettuato trasportando il materiale selezionato in viale Vittorio Veneto, sede attuale del liceo artistico, ma in affitto da privati.
Intanto restano quei documenti al vento. Il preside del liceo artistico non si scompone: «Non credo che la ditta sparga i fogli per strada – commenta Sciuto – loro hanno l’obbligo di portare i documenti necessari. Poi agli eventuali errori nel trasloco risponderà la provincia, noi rispondiamo solo dei nostri». Dalla provincia la dottoressa Spatafora risponde: «Decliniamo ogni responsabilità della provincia sulla possibile perdita di alcuni documenti nel corso del trasloco. Si tratta di proprietà della scuola e quindi è il preside che si deve occupare di vigiliare nel corso del trasloco affinché tutto vada a buon fine, perché si tratta di materiali delicati».
E mentre provincia e scuola non fanno in tempo a scaricarsi la responsabilità, Davide segnala in un commento l’avvistamento di interi plichi aperti su via Gesuiti, anche questi pieni di fogli d’esami. Alla faccia della privacy, sul gruppo facebook Salviamo il Collegio dei Gesuiti c’è chi riconosce dalle fotografie il proprio anno di diploma. «Lì in mezzo potrebbero esserci i miei temi d’esame, non è giusto» commenta Costanza. «Oltre alla rabbia per tutto quello che rappresentano quei fogli (si tratta di lavoro e di atti ufficiali), cè anche lincredulità per lo scempio e quello che è vero e proprio inquinamento», commentava sul nostro giornale Tiziana.
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