«Un buon 70 per cento delle persone che si rivolge a me non chiede aiuto ma un lavoro». Inizia con queste parole lo sfogo affidato ai social dell’assessora alle Politiche sociali del Comune di Palermo Agnese Ciulla. Un commento amaro sulla attività e sullo spazio di manovra che la pubblica amministrazione può avere su elementi di crisi come la mancanza di occupazione.
«Da assessora – continua – posso programmare interventi che facilitino acquisizione di competenze, creino strumenti per facilitare l’accesso al mondo del lavoro. Da assessore alle politiche sociali in questi quattro anni, nonostante i ritardi dovuti ad un codice dei contratti che ha mortificato il terzo settore e bloccato una parte dei servizi, ho stressato gli uffici per pianificare e avviare programmi, anche comunitari, che hanno incrementato per milioni di euro il lavoro sociale e socio sanitario».
Dopo un elenco di atti approvati dalla giunta, dal tram al patto firmato con Renzi ieri, l’assessora elogia l’operato del Comune contro le «privatizzazioni di beni pubblici» e le «perdite di posti di lavoro». «Accolgo e ascolto le critiche – conclude – ma vi prego, la memoria a breve termine, quella degli ultimi 15 anni, non cancellatela».
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