I sindaci siciliani sono atterrati a Roma per essere ricevuti dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Presenti i cinque Comuni – Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia, Paternò e Ragalana – della fascia sud-occidentale dell’Etna colpita dal sisma dello scorso 6 ottobre. I primi cittadini hanno illustrato a Di Maio, affiancato dal capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, i danni alle strutture pubbliche e i disagi che i privati stanno subendo dopo il sisma. Sul tavolo il riconoscimento dello stato di emergenza, l’attuazione di misure speciali e stanziamenti di risorse finanziarie.
Al termine dell’incontro Di Maio ha annunciato che tra sabato e domenica farà visita ai Comuni terremoti ma anche a quelli pesantemente colpiti dall’alluvione di qualche giorno addietro. «Abbiamo preso tutti gli impegni – spiega ai giornalisti davanti Palazzo Chigi l’esponente pentastellato – partendo dalle scuole. Al fine di trasferire le risorse e rendere di nuovo agibili gli edifici pubblici. Durante il fine settimana sarò in Sicilia con la Protezione civile per fare la stima dei danni. C’è la massima volontà di dare una mano ai Comuni. Massima vicinanza alla Sicilia che ha bisogno di tanto aiuto».
Presente anche il deputato regionale 5 Stelle Giancarlo Cancelleri che ha ringraziato «i sindaci perché con grande spirito di collaborazione hanno smesso la casacca di partito indossando quella della comunità siciliana». I cinque sindaci parlano, complessivamente, di incontro proficuo: «Speriamo nella celerità degli interventi da compiere. A Biancavilla ci sono i doppi turni nelle scuole e le chiese chiuse. Per questo motivo dico alla mia comunità di restare unita. Perché uniti verremo fuori da questo momento» . Il sindaco di Paternò Nino Naso, accompagnato da presidente del consiglio Filippo Sambataro, ha parlato di un incontro che «andato bene». Da Paternò sono partiti anche i consiglieri comunali Marco Gresta, Martina Ardizzone e Claudia Flammia. Roberto Di Bella, vice sindaco di Ragalna ha specificato che «Di Maio si è mostrato attento alle esigenze del territorio. In tempi celeri attendiamo un riscontro. Ho fatto presente al Ministro che la nostra comunità, causa sisma, non ha luoghi di culto per pregare». Angelo D’Agate, sindaco di Adrano, alla fine del faccia a faccia annuncia di aspettare «i vari interventi». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Santa Maria di Licodia Salvatore Mastroianni: «Le strutture pubbliche hanno subito danni di una certa rilevanza».
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