È lunedì sera e le luci del Rouge et noir tornano ad accendersi. Con le sue due sale, lo storico cinema-bistrot di piazza Verdi è il primo cinema a ripartire in Sicilia tra disinfettanti, mascherine e distanze di sicurezza. Condivisione e responsabilità le parole d’ordine per tornare a sedere davanti al grande schermo durante un’emergenza sanitaria che seppur affievolita non è ancora del tutto passata.
«Felici di riaprire – ammette la titolare, Irene Tagliavia – di essere qua tutti insieme nel rispetto delle norme: il distanziamento sociale di un metro, la mascherina per tutti gli spostamenti. Ci aspettiamo che il pubblico condivida responsabilmente quanto il governo ci chiede di fare». All’ingresso un Leonardo Di Caprio con la mascherina ricorda a chi entra di indossarla all’interno del locale. Obbligatoria negli spostamenti, la si potrà togliere in sala durante lo spettacolo, nel rispetto dei posti assegnati a debita distanza. Predisposta all’ingresso anche la sanificazione delle mani e la possibilità di prenotare senza costi il biglietto con un messaggio al numero whatsApp del cinema.
Ma la vera novità del cinema post lockdown è la riduzione dei posti. «Sono diminuiti di un terzo dei previsti» spiega Tagliavia. Con le nuove disposizioni la sala Rouge, dei 400 posti abituali, riuscirà a garantirne 119 mentre la Noir, dei 71 previsti, solo 26. Il nastro adesivo bianco e rosso delimita gli spazi fra le poltrone: due posti vuoti ogni spettatore, ma la proiezione della prima serata di riapertura è sold-out.
Il Rouge et noir riparte con il cinema d’autore della Nouvelle Vague francese: Il bandito delle 11 di Jean-Luc Godard nella sua versione completa restaurata, sottotitolata per l’occasione dall’Institut Français. Proprio ai Cantieri culturali della Zisa, da martedì nella terrazza dell’Institut, inizieranno gli “Appuntamenti in terrazza” un ciclo di proiezioni d’autore in lingua originale. Solo 50 i posti disponibili, su prenotazione. Venerdì, invece, riaprirà anche l’arena Aurora di Tommaso Natale.
«Dopo tre mesi di chiusura in casa a vedere film in streaming finalmente vengo ad apprezzare una pellicola come si deve – commenta Marco, mentre attende in fila di entrare in sala – Il cinema è bello perché è fisico, è condivisione. In casa è riduttivo, per non parlare poi della qualità delle immagini». Il Rouge et Noir decide di aprire le porte al pubblico proponendo una programmazione che guarda al passato, divenendo quindi l’eccezione nell’eccezione. «Non solo siamo gli unici ad avere riaperto – spiega Gianmauro Costa, direttore artistico – ma tra i pochi, pochissimi in Italia che fanno una politica editoriale sul cinema che è fatta di presentazioni di incontri, di cinema di qualità, di offerta di film nuovi e di film da studiare».
Rouge riparte dal suo cineclub, che «è la sua forza – afferma la titolare – riparte dai ragazzi, riparte dal loro entusiasmo». E durante la presentazione che anticipa il folle lavoro di Godard, tra visi, mascherine e mani che si intrecciano a distanza, c’è spazio anche per il ricordo e la solidarietà. Suona quindi Just Breathe dei Pearl Jam mentre sullo schermo scorrono le immagini del funerale di George Floyd.
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