Cibali, iniziati i lavori di riqualificazione del lavatoio Quindici giorni per svuotarlo da montagne di rifiuti

«All’inizio è venuto difficile anche a me… Sa che c’era? Fango, cemento, palummi motti». Gli operai della Multiservizi di Catania sono al servizio dalle sette di questa mattina al lavatoio di Cibali, in via Valdisavoia, nei pressi di piazza Bonadies. L’intervento annunciato ieri dall’amministrazione comunale con una nota stampa è partito nelle prime ore della giornata e, subito, si è manifestato più complicato di quanto ci si aspettasse. Colpa dello stato di totale degrado a cui la struttura è abbandonata da ormai anni. A cui si è aggiunto, inoltre, l’impasto di cemento che ha invaso la vasca principale ed è lì dai giorni in cui Fce tentava di mettere una pezza sui buchi della mancata impermeabilizzazione del tunnel d’accesso alla galleria della vicina stazione metro, ancora chiusa. «Ci vorranno almeno quindici giorni», dicono i lavoratori.

Il lavoro più pesante sarà ripulire lo spazio in cui l’acqua una volta scorreva liberamente e che adesso, invece, è pieno di fango e melma. Tutto attorno, nel frattempo, sono stati rimossi gli escrementi dei piccioni, le carcasse degli animali ormai in decomposizione e svariati chili di vegetazione spontanea che è cresciuta vicino ai muri e nella vasca. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà necessario ripulire e ridipingere le assi di legno che sostengono il tetto e che da tempo sono la casa di decine di volatili. Successivamente, proprio per evitare che il problema possa ripresentarsi, dovrebbero essere installati gli spuntoni che dovrebbero impedire la sosta degli uccelli.

Gli operai, con le mascherine sul viso e le tute apposite gettano le sterpaglie nel cassonetto della Dusty piazzato davanti alla porta d’ingresso. Accanto, nei pressi degli contenitori per la raccolta differenziata, ci sono un materasso, diversi mobili smontati e le tapparelle di alcune persone. Tutto materiale di scarto che staziona lì da giorni. Altri rifiuti dello stesso genere sono abbandonati al di là di un muro proprio accanto al lavatoio. «I lavori li stiamo svolgendo da soli – precisano i lavoratori Multiservizi – Non ci sono dipendenti comunali né nessun altro. E invece sembra che siamo noi l’origine di tutti i problemi del Comune».

Ci vuole poco perché si riuniscano tutti a lamentare il ritardo nell’erogazione dello stipendio (l’ultimo è arrivato ad aprile, manca ancora quello di maggio) e, soprattutto, le poche certezze sul futuro della partecipata comunale, soprattutto dopo la dichiarazione del dissesto economico-finanziario del municipio e la conseguente necessità di Palazzo degli elefanti di tagliare sulle spese. «Senza la Multiservizi come si facevano questi lavori? Con quali soldi?», domandano. 

Luisa Santangelo

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