A dieci giorni di distanza dal concerto di Ligabue al Massimino, si riaccende il dibattito sul manto erboso dello stadio che, in alcuni punti, appare piuttosto danneggiato. Sia dal comune di Catania che dalla Musica&Suoni, organizzatrice dell’evento e responsabile della sistemazione del campo, assicurano che è solo una questione di tempi, ma che tutto tornerà come prima. L’amministrazione del sindaco Enzo Bianco comunica che all’inizio della prossima settimana inizieranno i lavori di rigenerazione da parte delle ditte incaricate dalla Musica&Suoni. «Il contratto con cui il Comune concedeva lo stadio spiega lassessore allo Sport Valentina Scialfa prevedeva ovviamente che gli organizzatori si occupassero di ripristinare lo stato dei luoghi com’era prima del concerto». A seguito dei sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi, è emerso che «in alcune zone il manto erboso necessita soltanto della normale manutenzione estiva, in altre servirà una cura particolare, con abbondante irrigazione e risemina, e in altre ancora, nel caso in cui lapparato radicale risultasse compromesso, verranno inserite, come avviene in tutti gli stadi dItalia, delle zolle di prato precoltivato». Scialfa parla quindi di «poche settimane», come termine entro il quale il campo tornerà come prima. Nessun problema per l’inizio della nuova stagione del Catania Calcio.
Ieri del tema ha parlato anche Nuccio La Ferlita, promoter di Musica&Suoni, ai microfoni di Radio Fantastica nel programma A proposito di…, scendendo più nel dettaglio dei danni subiti dal manto erboso. «Il palco non poggiava sul manto erboso, il danno è causa delle strutture coprenti che sono state impiegate per il montaggio e lo smontaggio del palco e delle altre strutture di servizio connesse all’evento. Il manto si è seccato, com’era prevedibile, ma la parte verde sta già ricrescendo. Questa settimana si è aspettato seccasse la parte in sofferenza, per questo leffetto visivo può sembrare preoccupante, ma è del tutto nella norma. Tanto che siamo già passati all’irrigazione, la prossima settimana si toglierà la parte marcia e quindi si avvierà la naturale ricrescita del prato. Fate conto che in una sola settimana, il seme utilizzato per questo prato germoglia già».
Il tutto, sottolinea La Ferlita, a spese degli organizzatori dell’evento. Anche se non è mai mancata la supervisione del Catania Calcio, con il giardiniere della società. «Insieme abbiamo convenuto di non bagnare il terreno in alcuni giorni, farlo di notte insieme ad altre soluzioni per preservare il prato, che è stato totalmente coperto con appositi sistemi per evitarne il deterioramento. Io – continua La Ferlita – avrei affidato anche al Calcio Catania le operazioni di ripristino del prato, sostenendo i costi, non hanno scelto questa opzione quindi ci stiamo muovendo con altre aziende. E tutto a spese nostre, ci stiamo occupando noi del ripristino. Per adesso – conclude – non centra né il Comune e neppure il Calcio Catania».
[Foto di Marta Patanè]
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